"Come ha detto un collega nella sua risposta al sondaggio" dice Abramo Prandi (foto), Presidente di Federalberghi La Spezia, "non è più l'epoca in cui si passa buona parte del tempo a rispondere al telefono o alle mail per prendere prenotazioni. Il tutto esaurito non c'è, però grazie al turismo straniero già presente sui nostri territori le nostre strutture aderenti registrano dei segnali interessanti.
Qualcuno ci ha riferito anche di una occupazione del 90% delle camere disponibili.
È chiaro che il meteo, la Via dell'Amore nelle 5 terre ancora chiusa e la crisi ancora presente non facilitano l'arrivo di prenotazioni che riempiano le nostre strutture, però ad essere onesti non ci lamentiamo perché dei segnali di ripresa ci sono e ci fanno chiaramente ben sperare.
Quello che è manifesto è comunque il fatto che tra il 50% ed il 70% delle prenotazioni vengano da turisti stranieri, senz'altro più propensi a spendere in piccole vacanze rispetto a noi italiani. Su questo solo il Governo può aiutarci!
Ciò che comunque aumenta il nostro ottimismo è il fatto che questi segnali non siano localizzati in un punto anziché in altri, ma siano generalizzati: segnale che le prenotazioni sono capillari e che tutto il sistema ricettivo locale possa registrare buoni numeri.
Insomma: c'è ancora molto da fare ma qualche spiraglio di luce ed ottimismo si vede!"
Prandi, Federalberghi e Confcommercio colgono l'occasione per un pensiero rivolto a Stefano Paracucchi, l'imprenditore improvvisamente scomparso, figlio di un precursore dell'ospitalità che ha fatto tanto per il nostro territorio. Una scomparsa tanto improvvisa quanto tragica che lascia un vuoto nel nostro settore, che alla famiglia Paracucchi deve molto.