Un banco di prova servito a capire se il 2014 potrà essere un punto di svolta (seppur da analizzare con attenzione) rispetto al 2013, anno nero, per il settore turistico italiano e anche provinciale. Federalberghi Confcommercio ha avviato una piccola analisi tra i propri associati, il 95% delle attività ricettive della provincia della Spezia, per comprendere come siano andati i giorni appena trascorsi e lascia al Presidente provinciale Cav. Abramo Prandi il momento di riflessione. "Abbiamo da pochi giorni messo alle spalle un momento importante per la nostra categoria, il vero e proprio attacco di stagione. È chiaro che i turisti erano già presenti sui nostri territori da diverse settimane, però la presenza della Pasqua, del 25 aprile e del 1 maggio ha dato la possibilità agli italiani di ritagliarsi qualche giorno di riposo e magari anche di prendersi qualche giorno fuori porta. Insomma, di dare avvio alle vacanze. È chiaro, prima di fare qualsiasi analisi, ricordare due cose: che lo scorso anno Pasqua era a marzo e non ad aprile e che prendiamo a riferimento il 2013 che è stato uno degli anni peggiori per l'hotellerie nazionale e locale. Il 2014 può essere una svolta: abbiamo infatti qualche piccolo segnale di ripresa e di fiducia; inoltre nelle fiere abbiamo a quanto pare lavorato tanto e bene e i turisti sembrano aver apprezzato i nostri sforzi ed investimenti. Come dicevamo dobbiamo analizzare questi dati con grande attenzione, poiché si parla di ponti legati a festività che però lo scorso anno erano anticipati rispetto a quest'anno, comunque ci possiamo dire soddisfatti, perchè abbiamo lavorato registrando un segno "più" e portando sui territori tanti turisti che hanno poi speso, girato, consumato e mangiato nei nostri ristoranti. Non possiamo però fermarci qui, perché se si è ottenuto un certo risultato significa che abbiamo lavorato bene e dobbiamo continuare a farlo: il che si traduce con sempre miglior accoglienza, formazione, qualità del servizio, collaborazione con le amministrazioni affinchè vi sia sempre decoro ed ospitalità nelle nostre città e nei paesi e perchè si possa arricchire e performare la rete di servizi da offrire ai turisti: più possibilità diamo loro più chance avremo di attirarli, rivederli o sfruttare il passaparola. Chiudo segnalando un neo, che abbiamo già evidenziato lo scorso anno e sul quale dobbiamo tornare perché pericoloso se non si cura: parlo delle previsioni meteo. Oggi le vediamo sui giornali, in tv, le sentiamo alla radio, le abbiamo sullo smartphone quindi a portata di mano ogni secondo. Ma è possibile che con la tecnologia che abbiamo a disposizione vi siano ancora così tanti errori? Che ognuno dia previsioni differenti l'uno dall'altro? Chi vi è dietro queste analisi? Degli esperti o delle persone improvvisate? Perché non è giusto che il nostro lavoro rischi di essere compromesso da parte di chi sentenzi diluvi o temporali quando poi ci si trovi con bellissime giornate. Questo non è ammissibile! Chi non è del mestiere non si immagina quante cancellazioni o dubbi su prenotazioni registriamo a causa di previsioni meteo errate. Già lo scorso anno segnalammo questo problema, ma a quanto pare rischia di ripresentarsi. Questa volta però ci muoveremo".