Mentre alcuni governi e stati fanno di tutto per ostacolare lo sviluppo e la diffusione delle criptovalute, altri abbracciano questo cambiamento crypto. È il caso della Repubblica Centrafricana (CAR), con la sua capitale Bangui. Questo stato ai confini con Ciad, Sudan e Repubblica Democratica del Congo è pronto ad incorporare le monete digitali, favorendo le attività di chi vuole comprare Dogecoin. Vediamo di cosa si tratta.
L’annuncio della Repubblica Centrafricana
Il recente annuncio arriva direttamente del Presidente Faustin-Archange Touadera che apprezza il potenziale delle criptovalute e il loro valore, come il valore Dogecoin. Secondo il rappresentante di questa repubblica, le monete digitali sono una valida alternativa al denaro “tradizionale” (definito con la sigla “fiat”). In questo caso, la valuta ufficiale dello Stato africano è il Franco CFA, una moneta che si usa anche in Ciad e Gabon.
Secondo il Presidente Touadera, l’economia formale non è più un’opzione per la Repubblica Centrafricana, che continua ad essere uno dei paesi più poveri al mondo. Però azioni come comprare Bitcoin e altre criptovalute può essere una soluzione per il paese e i suoi cittadini.
Per questo, il governo ha lanciato il Sango Coin, una moneta digitale 100% made in CAR dedicata alle generazioni più giovani che amano acquistare Bitcoin e comprare Dogecoin. È importante notare che Sango Coin è basato su blockchain Bitcoin (BTC). Però, chi ama ed investe in BTC, non abbraccia completamente questa direzione presa dalla Repubblica Centrafricana.
Perchè? Perchè gli investitori del Bitcoin insistono che il BTC è l’unica criptovaluta che può risolvere i problemi economici e finanziari di questo stato africano. Questi investitori sono critici del lancio di Sango Coin, che potrebbe essere un sostituto di BTC ed altre monete digitali.
Insomma, è una critica basata su interessi, soprattutto per gli utenti BTC. Questo perchè il potenziale di Sango Coin è tutto da provare. Ma potrebbe essere astronomico.
Il significato e l’impatto mondiale
Nonostante questo cambiamento stia avvenendo nella Repubblica Centrafricana, il suo impatto potrebbe essere globale. I governi del mondo stanno cercando di capire come integrare le nuove monete digitali in un sistema vecchio (e spesso datato). Ci sono stati che chiedono forti regolamentazioni ed altri che vogliono adottare le criptovalute, come è il caso di El Salvador e dello stato CAR.
Un altro annuncio recente è quello della Financial Stability Board (FSB), un regolatore composto da rappresentanti finanziari del gruppo del G20. L’annuncio influenza anche chi decide di comprare Bitcoin ed altre monete digitali. Finora, la FSB aveva deciso di rimanere al di fuori del mercato crypto perchè non poneva un rischio al sistema.
La situazione è cambiata tanto che la FSB proporrà le prime regole e regolamentazioni ad ottobre 2022 perchè il “fallimento di un operatore di mercato, oltre a imporre perdite potenzialmente ingenti agli investitori e minacciare la fiducia del mercato derivante dalla cristallizzazione dei rischi di condotta, può anche trasmettere rapidamente rischi ad altre parti dell'ecosistema delle criptovalute.” Le loro decisioni potrebbero influenzare governi che vogliono incorporare le criptovalute come lo stato del CAR.
Per questo, iniziative come quella della Repubblica Centrafricana possono cambiare le carte in tavola nel mondo crypto.