Leggiamo sulla stampa locale e sui social di una polemica, montata da alcuni, relativamente ad un piccolo problema che si determinerà nell'erogazione degli stipendi al personale di ATC e vorremmo ristabilire la verità sulla vicenda. Le aziende pubbliche, come lo è ATC, sono infatti patrimonio della collettività e non possono e non devono diventare oggetto di scontro politico, soprattutto quando i dati riportati non corrispondono a verità. Questa l'esatta dinamica. Il 27 maggio gli stipendi verranno pagati regolarmente con tutte le indennità. Non saranno presenti solo alcune voci accessorie, variate nel mese e riguardanti peraltro minima parte del personale.
Tutto naturalmente verrà reintegrato nella mensilità di giugno insieme alla liberalità di 300 euro che l'Azienda ha deciso di erogare, pur nelle difficoltà del momento, a ristoro dei dipendenti per l'abnegazione mostrata nella fase più acuta della pandemia. Strano che di questo nessuno parli. Tutto ciò si è determinato a causa della prolungata assenza per malattia di una delle due addette, due non una come riportato, alla compilazione delle buste paga. E' facile comprendere che il periodo è straordinario e le assenze del personale in ogni reparto sono diventate purtroppo la normalità. Legare questa vicenda ad una fantomatica politica dei tagli e di gestione privatistica è, non solo falso, ma fuorviante rispetto agli importanti risultati ottenuti da ATC in questi anni che contrastano con i dieci anni precedenti dove neppure un bus era stato acquistato.
Primo fra tutti l'ottenimento dell'affidamento diretto del servizio per i prossimi 15 anni che ha evitato la chiusura dell'azienda ed il subentro dei privati nella gestione, con tutte le conseguenze del caso. Il nuovo affidamento e' stato accompagnato da un virtuoso piano di investimenti sul parco rotabile che ha portato in soli 3 anni ad acquistare 91 autobus e ad ordinarne altri 24 nei prossimi mesi. Ben 115 mezzi su un totale di 200 in circolazione.
Tanto era dovuto per rispetto dell'immagine dell'azienda.