L'Assemblea, preso atto di una insufficiente condivisione da parte degli istituti di credito del piano presentato il 6 aprile ai soci, ha dato mandato al Consiglio di Amministrazione affinché, all'interno di tavoli tecnici da svolgersi nei prossimi giorni, nell'ambito del piano industriale del gruppo, possa essere considerata e valutata la possibilità di una cessione delle partecipazioni nelle società della vendita e distribuzione gas, tenendo conto dei conseguenti impatti sul gruppo nel suo complesso. I soci hanno sottolineato che dovranno comunque essere rispettati i presupposti per i quali le scelte da valutare costituiscano per il gruppo elementi di garanzia di continuità industriale e produttiva, oltreché di salvaguardia occupazionale, rimanendo imprescindibili l'azione di riorganizzazione e di efficientamento già condivisa con le organizzazioni sindacali.
Lo strumento individuato per l'attivazione del Piano Industriale è "l'accordo di ristrutturazione del debito" previsto dall'Art. 182 bis R.D. 267/42 e successive modifiche.
Altro punto fermo sancito dall'Assemblea è il permanere della gestione pubblica dell'acqua.
L'assemblea ha dato inoltre mandato al CdA affinché possa individuare soluzioni riguardanti il miglioramento della gestione dei rifiuti, che puntino sia a valorizzare la società sia a offrire beneficio al territorio ed ai cittadini per le ricadute conseguenti. Importante rimane la chiusura del ciclo dei rifiuti, punto sul quale resta alta l'attenzione dei Sindaci.
Nel corso dell' assemblea è stato infine nominato ( con tre astensioni) Gaudenzio Garavini ad integrazione dell'attuale CdA che torna quindi composto da quattro membri. Si tratta di una figura con alte competenze maturate nel corso di molteplici esperienze all'interno della Pubblica Amministrazione nel campo dell'organizzazione, chiamato dai soci a svolgere la propria attività in un quadro alquanto complesso.