Si è concretizzato il primo passo per la vendita della ex Colonia Olivetti da parte di Arte Genova, con la presentazione ufficiale di una proposta di acquisto per 2 milioni e 50mila euro da parte di un privato e il versamento di una cauzione per 205 mila euro. In assenza di ulteriori proposte nei prossimi 15 giorni, la vendita potrà essere definitivamente formalizzata.
"La vendita della ex Colonia Olivetti rappresenterà un'altra promessa mantenuta di questa Giunta – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Dopo decenni di abbandono e incuria, significa avere l'opportunità di realizzare un grande intervento di riqualificazione urbana, recuperando un immobile di pregio, vincolato, con il suo parco. Questo risultato è frutto anche del lavoro svolto negli ultimi anni da Regione insieme al Comune per la definitiva messa in sicurezza del torrente Parmignola, per cui oggi la colonia non è più in zona a rischio esondazione".
La Colonia Olivetti comprende un immobile da 2.942 metri quadrati con un parco da 29mila metri quadrati. L'area ha una destinazione turistico ricettiva con servizi pubblici e privati. Considerati i vincoli esistenti, è prevista anche la realizzazione di un parcheggio a raso con posti auto pubblici e privati.
"Rispetto alle iniziali valutazioni, oggi del tutto fuori mercato – aggiunge l'assessore all'Edilizia Marco Scajola – le nuove perizie hanno portato ad una valutazione analoga all'offerta ricevuta, consentendone l'avvio dell'iter di vendita e il recupero di questo complesso, chiuso dagli anni Ottanta. L'alienazione di questo bene è un risultato straordinario che rientra nel piano di vendite predisposto da Arte nel 2016, poco dopo l'avvio del primo mandato del presidente Toti: da allora è stato fatto un grande lavoro, che, tra mille difficoltà, ha consentito di cedere immobili ex sanitari a Santa Margherita Ligure, ad Alassio e a Costarainera per circa 25 milioni di euro complessivi. Risorse entrate nelle casse di Arte che – conclude - hanno consentito di risanarne il debito legato alla scellerata operazione di cartolarizzazione varata dall'amministrazione di centrosinistra e, in parte, di realizzare importanti interventi di recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica".
"La vendita della Colonia - aggiunge l'assessore alla Protezione Civile e Difesa del suolo Giacomo Giampedrone - era indissolubilmente legata al mantenimento di un altro impegno che come Regione ci eravamo assunti insieme al Comune di Sarzana per la messa in sicurezza del torrente Parmignola. Un intervento che stiamo concludendo proprio ora con l'affidamento dei lavori dell'ultimo tratto di argine e che ha permesso la scorsa estate all'autorità di bacino di liberare l'area da vincoli urbanistici legati alla sua pericolosità idraulica".
"Negli ultimi decenni sulla Colonia abbiamo ascoltato tante idee - ha affermato il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli - ma non si era mai affacciata una proposta concreta che è stata invece depositata, per la prima volta, proprio in questi giorni. Come abbiamo detto tante volte, parlare di prospettive e futuro di Marinella o della Colonia senza prima investire sulla sua sicurezza era impossibile, ora i fatti lo hanno confermato. Compito della politica è mettere nelle condizione i privati di investire e credere nella nostra terra, lo abbiamo fatto e continuiamo a lavorare ogni giorno per questo. Aspettiamo ora la conclusione dell'iter, continuando a lavorare e pronti a confrontarci con questo operatore o con qualsiasi altro privato interessato per il futuro della Colonia e di Marinella, dopo quasi quarant'anni".