Annunciato dal Ministro Gualtieri come l'ultimo pacchetto di aiuti Covid, il Decreto Ristori Quinquies, apprestandosi a chiudere la serie dei provvedimenti emergenziali, acquista ancora più rilevanza nei suoi contenuti che dovranno contemplare anche quelle attività che non siano state direttamente interessate dalle misure restrittive ma che ne abbiano comunque subìto indirettamente le conseguenze, tra le quali, ritiene la Consulta Interassociativa Nazionale dell'Intermediazione Immobiliare (Fiaip-Fimaa-Anama), devono rientrare anche le Agenzie Immobiliari che dimostrino di avere avuto reali difficoltà valutando le perdite su base annua.
Le tre organizzazioni sindacali di categoria (Fiaip-Fimaa-Anama) sottolineano la necessaria opportunità di inserire, nel testo del Decreto Ristori Quinquies che dovrà prendere forma proprio in questi giorni particolarmente difficili dal punto di vista politico, nuove formule di ristori cambiando i meccanismi di accesso ai contributi a fondo perduto per le attività direttamente o indirettamente colpite dagli effetti della crisi pandemica superando la logica del settore di appartenenza e della valutazione del calo di fatturato su base mensile ma riconoscendo i ristori a tutte le attività economiche e professionali, comprese le Agenzie Immobiliari, che dimostrino di avere avuto un calo di fatturato di almeno il 33% nel 2020 rispetto al 2019.
“E’ necessario rendere più equo il sistema di erogazione dei Ristori - dichiarano il Presidente di Fiaip Gian Battista Baccarini e Coordinatore della Consulta, il Presidente di Fimaa Santino Taverna e il Presidente Nazionale Anama Renato Maffey – superando il requisito del Codice Ateco e valutando le perdite dell'intero 2020 consentendo anche alle Agenzie Immobiliari in difficoltà di ricevere i contributi a fondo perduto quali attività da sempre considerate di strategica importanza e di utilità sociale per la comunità interessando un bene di prima necessità qual è il bene CASA”.