Nel panorama attualmente sconfortante dei traffici portuali, che stanno subendo un calo generalizzato dei contenitori movimentati nei porti liguri tra il 25 e il 30%, alla Spezia c’è un traffico in controtendenza. Si tratta del traffico delle navi metaniere al Terminal di Panigaglia che sta facendo numeri record per quantitativi sbarcati e navi operate. Non è, si sa, un traffico nuovo, il Terminal è infatti operativo degli anni 60 del Novecento e che da un paio d’anni sta vivendo una stagione felice.
Al riguardo la Dario Perioli Spa attraverso la partecipata CNAN rende noti alcuni significativi numeri del 2019: le navi operate sono state 57 con un ritmo di 6 navi al mese (tenuto anche conto che il terminal è stato fermo più di un mese per i lavori di manutenzione) e nel primo quadrimestre di quest’anno, da gennaio ad aprile, la media è rimasta la medesima; il che vuol dire che la struttura che assicura energia al Paese è impegnata quasi al massimo della sua capacità e le navi, peraltro sempre le stesse, si alternano tra i porti di Arzew –Algeria e La Spezia con una frequenza da servizio di linea ogni 4-5 giorni.
E’ un traffico importante questo anche per se stesso perché, sottolinea Andrea Fontana per la Dario Perioli /CNAN, contribuisce a fare del porto della Spezia un polo strategico (addirittura unico fino a poco tempo fa) per l’approvvigionamento energetico nazionale di una materia prima alla quale sempre più si fa riferimento come combustibile fossile che è molto meno inquinante rispetto al petrolio e al carbone.
Non è neppure trascurabile il contributo in termini di fatturato diretto, prosegue Andrea Fontana : 60 navi all’anno generano 2,4 milioni di euro per i servizi e le forniture rese alla navi. Si tratta di un fatturato che contribuisce a mantenere in equilibrio il sistema dei costi e il livello delle prestazioni dei servizi tecnici nautici: con il suo apporto è infatti possibile, in tempi di calo di altri traffici come sono quelli contingenti, mantenere servizi e tariffe competitive.
Significativo l’apporto alla fiscalità dell’Autorità di Sistema. I quantitativi sbarcati di Gpl- 21.000 tonnellate per nave - generano in termini di tasse “portuali” versate alla Autorità di Sistema circa un 1 milione di euro, al quale va aggiunto il canone pagato per la concessione demaniale.
Esiste infine la possibile prospettiva di poter distribuire il GNL non solo attraverso la rete dei metanodotti ma anche via mare per poter rifornire le navi.
Dott Andrea Fontana (membro cda). Dario Perioli Spa.