La mostra, promossa dal Comune della Spezia con il patrocinio del Comune di Riomaggiore, del Comune di Vernazza, del Parco Nazionale delle Cinque Terre e di AIAPI (Associazione Internazionale Arti Plastiche Italia) rimarrà aperta fino a domenica 29 settembre 2019.
Originaria delle Cinque terre, Capellini porta avanti da tempo una pratica artistica rigorosamente ecologica che è insieme celebrazione della bellezza della Natura e denuncia degli attacchi sconsiderati che quotidianamente le vengono rivolti dall’attività umana.
L’esposizione, curata da Maria Capellini, Enrico Formica e Giacomo Paolicchi, comprende sculture, tavole, erbari d’artista e video, rimanda simbolicamente ai principi della vita - maschile e femminile, giorno e notte, i mesi e le stagioni dell'anno, i doni che provengono spontaneamente dalla Terra - e sottolinea la fragilità delle interrelazioni uomo –natura.
L’artista si dimostra molto attenta nell’uso di materiali, recuperati talvolta fra gli oggetti abbandonati o nei rifiuti portati dalla risacca e riportati a nuova vita. I lavori più recenti derivano da una ricerca nell’ambiente della flora spontanea della Riviera di Levante e del suo utilizzo nella tradizione popolare, recuperando le tecniche di tintura che venivano usate antecedentemente all’avvento della colorazione chimica. Il riferimento agli antichi saperi che rischiano ormai di essere dimenticati fa sicuramente del Museo Etnografico la sede più adatta per ospitare questa esposizione.
L’inaugurazione è fissata per venerdì 28 giugno 2019 alle 17.
Al termine sarà offerto un buffet di ringraziamento.