Le ricerche, svolte in prossimità della Fortezza Firmafede e nelle immediate adiacenze del Teatro degli Impavidi, hanno interessato tutta l’estensione del campetto, mettendo in luce tracce lacunose, poco adatte ad una valorizzazione, eppure significative per l’occhio dell’archeologo.
Lo studio preliminare della stratigrafia, di ciò che rimane delle tessiture murarie e della loro posizione planimetrica ha permesso di avanzare alcune ipotesi sulla storia dell’area, confrontandole con i dati di archivio. La zona, occupata da strutture a partire almeno dal XIII secolo, è caratterizzata dalle tracce di ripetute demolizioni e ricostruzioni, fino a quando, nel corso del XV secolo, gli edifici furono definitivamente rasati per fare spazio all’hortus del Convento Domenicano, a sua volta distrutto, coerentemente con la politica napoleonica, per la costruzione del Teatro. Un vero e proprio palinsesto, spianato e reinterpretato nel corso dei secoli assecondando visioni urbanistiche in continua evoluzione.
Alla conferenza interverranno il Soprintendente della Liguria Vincenzo Tinè e il Sindaco di Sarzana Alessio Cavarra; i relatori saranno Luca Parodi, Cristina Otera e Ivo Tiscornia dell’équipe archeologica e Neva Chiarenza della Soprintendenza Ligure. Saranno illustrate le diverse fasi dello scavo, i metodi di rilievo e di raccolta dati, le ipotesi ricostruttive preliminari, i programmi di studio: una sorta di backstage archeologico, per scoprire le tappe che dall’indagine sul campo portano al dato storico pubblicabile.