Si tratta di una commedia che farà piangere dal ridere e allo stesso tempo dalla commozione, sollevando temi profondi come la verità e la fede, ambientati nel salotto di un giovane prete di provincia.
Impegnato nel far girare la ruota della sua piccola comunità, la quotidianità di Giovanni, parroco della zona, viene sconvolta dall'arrivo improvviso della sorella, di ritorno da una missione in Africa, che si porta dietro la sua dura esperienza fatta di verità assolute e drammatiche testimonianze.
Poi c'è Filippo, ottusamente innamorato dell'ex moglie, e il fratello Piero, inconsapevole di essere diversamente abile, con buona pace di chi fino a quel momento ne ha condiviso bonariamente la convinzione.
La verità nuda e cruda è indispensabile o è lecito mediarla per rendere più accettabile l'irreparabile?
L'autore, ma anche attore e regista, Rosario Lisma mette in scena questo delicato tema sul palco lericino insieme a Anna Della Rosa, già interprete nel film Premio Oscar "La grande bellezza", Ugo Giacomazzi e Andrea Narsi, quattro interpreti definiti dal quotidiano La Stampa "in stato di grazia".
"Un meccanismo drammaturgico perfetto, che mette in discussione temi capitali con intelligenza, umorismo e dialoghi irresistibili – commenta Claudia Gianstefani, consigliere delegato al Teatro - Uno spettacolo imperdibile, impreziosito da un'interpretazione intensa e credibile che trascinerà tutto il pubblico in momenti di comicità che strappano convinte risate a scena aperta".
Uno spaccato di vita quotidiana, nel quale ogni spettatore sarà trascinato, obbligandolo a porsi la medesima domanda dei quattro protagonisti.
Un coinvolgimento che si legge negli occhi sorridenti in platea, anche quando sono velati di tristezza. E' così la vita, pensano gli spettatori, si ride e si piange, ma si va avanti.