Dimessosi dal servizio, nel 1865 Ferrari fu nominato, con decreto regio, sindaco del paese natale, Castelnuovo Magra. Claudicante, girava con quattro medaglie al petto nascondendo però la motivazione della onorificenza: "adempì all'amaro compito di comunque fermare il generale Garibaldi in marcia verso Roma". Il suo segreto resse finché un vecchio commilitone rivelò: "sapete chi è il nostro sindaco? L'uomo che ha ferito Garibaldi alla gamba". E da quel momento il destino di Ferrari fu segnato. Divenne il nemico numero uno dei repubblicani, dei socialisti, di tutti i benpensanti e i patrioti. Schivava i compaesani che gli cantavano in scherno: "noi sappiam di chi fu / quella baia funesta / che ferì Garibaldi onorato / che alla Spezia fu distaccato / disonore a chi gli sparò". E un bel dì si dimise e si trasferì altrove.
Arrigo Petacco e Marco Ferrari, discendente di Luigi Ferrari, si mettono sulle sue tracce e ne svelano la vita maledetta, segnata da quell'episodio dell'Aspromonte. Ne nasce il ritratto di un'epoca, di un piccolo borgo, di una comunità e di una famiglia che ha sempre difeso quel povero soldato che non aveva fatto altro che obbedire agli ordini.
Il libro sarà presentato sabato 2 aprile alle ore 18, alla libreria Liberi tutti. Sarà presente l'autore Marco Ferrari, introdotto da Patrizia Fiaschi. Letture a cura del Circolo Letture ad Alta Voce LaAV La Spezia.