E non a caso dopo l'appuntamento al mattino (ore 11) al liceo che porta il suo nome e dove si terrà l'inaugurazione della rinnovata biblioteca dedicata a Luciano Luciani, nel pomeriggio a palazzo civico è in programma, a partire dalle ore 15.30 il convegno dal titolo "Niccolò V, Papa e Umanista, un ponte tra Medioevo e Rinascimento".
"Tra tutti gli appuntamenti che abbiamo organizzato il 21 del mese- dicono il sindaco Alessio Cavarra e l'assessore alla cultura Sara Accorsi- quello che a marzo abbiamo dedicato a Papa Niccolò V è particolarmente importante perché non solo con lui Sarzana inizia ad assumere l'assetto urbanistico che tutt'oggi la caratterizza ma anche e perché in un'epoca così lontana da noi Niccolò V seppe promuovere la produzione culturale e nello stesso tempo favorire , con la creazione di figure professionali vere e proprie, lo sviluppo economico della società del periodo". Prima di Niccolò V lo studio dei classici greci e latini era visto con sospetto, come una possibile indulgenza verso il paganesimo;con Niccolò V e dopo di lui anche la Chiesa romana si apre al recupero della cultura classica, ed anzi si propone come uno dei principali committenti per operazioni di grande rilievo come la raccolta di circa 1200 codici (la base della futura Biblioteca Vaticana) e la traduzione dal greco al latino di un gran numero di opere sino ad allora indisponibili nella lingua più nota agli uomini di cultura. Il convegno di sabato prossimo partirà da qui per ricordare Tommaso Parentucelli, uomo figlio del suo tempo. Dopo i saluti del sindaco Alesso Cavarra interverrà Egidio Banti, che coordinerà il convegno e traccerà un profilo storico-biografico di Parentucelli; quindi Gerardo de Simone, getterà luce sulla figura del Papa come committente d'arte che nell'arte vede un valore culturale. Concluderà Giorgio Rossini che tratterà parallelismi tra l'attività di Parentucelli a Roma, città che proprio durante il papato di Niccolò V vede per la prima volta un piano organico di trasformazione urbanistica, e gli sviluppi della città di Sarzana, che nella stessa epoca assume la fisionomia ancora oggi riconoscibile in larghi tratti del centro storico.