Nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale ha avviato un processo di digitalizzazione che consentirà a tutti di usufruire di un importante patrimonio culturale.
“Per un Comune l’archivio storico rappresenta uno strumento essenziale per garantire la salvaguardia della memoria storica non solo dell’ente ma dell’intera comunità – sottolinea l’Assessore alla Cultura Katia Cecchinelli – L’archivio assumerà una connotazione storico-culturale che lo contraddistingue da altri tipi di archivio, ad esempio corrente e di deposito”.
Questo ingente lavoro, affidato alla cura dello Studio fotografico Daniela Antonucci di Sarzana, consentirà di affrontare il problema dell’accessibilità ai documenti tenuto conto, da un lato, della loro fragilità, dall’altro, della loro usura. L’obiettivo è quindi rendere quanto più condivisibile la conoscenza del fondo archivistico comunale, assicurandone la più diffusa fruibilità non solo a favore di studiosi e ricercatori, ma anche di studenti o semplici appassionati.
“L’Amministrazione Comunale ha avviato, dal mese scorso, la riproduzione fotografica dei documenti dell’Archivio storico iniziando dai registri più antichi, Liber Civilis (anni 1523-1529) e Liber Criminalis (1587-1588)”, aggiunge Cecchinelli.
L’archivio è stato oggetto negli anni scorsi, di un primo intervento di riordinamento a cura delle studiose Emilia Petacco e Luciana Piazzi, conclusosi nel 1996 con la pubblicazione del volume “Istituzioni, territorio, economia: Castelnuovo Magra ed il suo archivio storico” (Edizioni Centrostampa, Arcola 1996), è conservato in faldoni numerati e raccoglie materiale documentario prodotto tra il 1523 e il 1941.