Si terrà sabato 6 e domenica 7 maggio al Dialma - La Spezia lo spettacolo teatrale “Dirimpetto. Sinfonia d’un tratto di strada”, che vedrà in scena gli attori detenuti della Casa Circondariale della Spezia e un gruppo di studenti delle scuole superiori che partecipano al laboratorio “No Recess! Niente Intervallo”, con la direzione artistica di Scarti - Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione.
L’opera è l’esito finale della quinta annualità del progetto “Per Aspera ad Astra - Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, promosso su tutto il territorio nazionale da Acri e sostenuto da 11 Fondazioni di origine bancaria tra cui Fondazione Carispezia.
Un progetto che sta realizzando in 15 carceri italiane innovativi e duraturi percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro. Ispirata all’esperienza ultratrentennale della Compagnia della Fortezza di Volterra, guidata dal drammaturgo e regista Armando Punzo, questa iniziativa ha dato vita a una rete nazionale di compagnie teatrali che operano nelle carceri e che condividono l’approccio e la metodologia di intervento, testimoniando come sia possibile lavorare nelle carceri mettendo al centro la cultura, lasciando che essa possa esprimersi a pieno e compiere una rigenerazione degli individui, che possa quindi favorire il riscatto personale e avviare percorsi per il pieno reinserimento del detenuto nel mondo esterno.
Per la prima volta “Per Aspera ad Astra” vede l’incontro tra un gruppo di detenuti e un gruppo di studenti delle scuole superiori del territorio spezzino, partecipanti al laboratorio “No Recess!” guidato dagli Scarti stessi: oltre 60 persone, con diverse età e percorsi di vita, si mescoleranno alla pari nell’azione scenica per dare vita allo spettacolo “Dirimpetto”.
Sulla lunga via Fontevivo, alla Spezia, si affacciano due edifici a pochissima distanza l’uno dall’altro dove vivono due distinti gruppi di persone: studenti in uno e detenuti nell’altro. I due edifici si guardano da anni e le persone che li vivono e che li abitano non sanno chi c’è dall’altra parte o, forse, possono solo immaginare chi sono i loro dirimpettai. L’idea dello spettacolo “Dirimpetto” nasce quindi dalla volontà di fare incontrare e interagire questi due gruppi di persone in un campo libero: il campo del teatro.
Nelle due giornate del 6 e 7 maggio sono previste due repliche giornaliere dello spettacolo: alle ore 18.30 e alle 21.15.
L’iniziativa prevede inoltre un incontro, aperto a tutti, sul tema “Teatro-Carcere-Comunità” – in programma domenica 7 maggio, dalle ore 11.30 alle 12.45, sempre al Dialma – che intende proporre una riflessione sul rapporto tra teatro, territorio e inclusione sociale, sui numerosi progetti presenti su tutto il territorio nazionale e sulla relazione che esiste tra l’utilità sociale di queste esperienze e la qualità e la forza artistica in esse espresse.
La riflessione, coordinata da Andrea Cerri e Renato Bandoli di Scarti, sarà animata dai contributi e dagli interventi dei protagonisti dello spettacolo “Dirimpetto”, dal regista Enrico Casale, direttore artistico del percorso “Per Aspera ad Astra” alla Spezia, e da alcuni ospiti – giornalisti, critici, professori universitari, operatori teatrali – che da anni si occupano di queste tematiche a livello nazionale. Tra gli ospiti: Cristina Valenti, docente in Discipline dello Spettacolo presso l’Università di Bologna e presidente dell’Associazione Scenario, Alessandro Cannavò, caporedattore del Corriere della Sera, l’attrice Micaela Casalboni, co-direttrice artistica della Compagnia Teatro dell’Argine, Giuseppe Di Lorenzo, blogger e critico teatrale.
L’incontro sarà preceduto dalla visione del documentario “Tutto quel che sono - Un percorso teatrale nel carcere della Spezia” di Rocco Malfanti, testimonianza del percorso svolto nell’ambito della quarta annualità di “Per Aspera ad Astra”.
Biglietti spettacolo
Intero: 5 euro
Gratuito per studenti e familiari dei detenuti
Per info e prenotazioni: tel. 333 2489192, anche su WhatsApp