Nell'ambito della mostra "La contemporaneità del classico. Dialogo sui modelli tra Museo Lia e Wolfsoniana", esposizione focalizzata sulle molteplici trasformazioni e riprese, nel corso dei secoli, di comuni modelli stilistici e iconografici, il Museo Lia propone un calendario di visite a edifici iconici della Città che ben rappresentano il fervido periodo compreso tra le due guerre.
Il calendario di visite, curato da Andrea Marmori che sarà la guida agli edifici cittadini, vuole infatti mettere in evidenza l'ininterrotta rielaborazione dei modelli classici sviluppatasi nell'ambito delle arti figurative e decorative a cavallo tra Otto e Novecento. Un'attitudine che appare evidente anche nella progettazione e decorazione architettonica e nelle diverse tendenze stilistiche che si alternarono, a cavallo tra i due secoli, nel contesto delle arti decorative.
All'inizio del secondo decennio del Novecento La Spezia stava infatti per cogliere i frutti di un lungo processo di crescita, che ne aveva per sempre modificato destino, forma e dimensione. Nel 1923 diviene difatti sede del Tribunale, incorporando Sarzana e Pontremoli, nello stesso anno capoluogo di provincia, e ancora, nel 1929, sede episcopale.
Di seguito il programma:
- 19 novembre, Villa Marmori, oggi Conservatorio di Musica Giacomo Puccini
- 26 novembre, Teatro Civico
- 3 dicembre, Palazzo delle Poste
Le visite, che avranno luogo il sabato mattina alle 11, sono gratuite previa prenotazione al Museo Lia al numero 0187.727220 o all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La Wolfsoniana è ai parchi di Nervi, all'interno del polo museale comprendente la Galleria d'Arte Moderna, le Raccolte Frugone e il Museo Luxoro, la Wolfsoniana ospita la cospicua collezione di Mitchell (Micky) Wolfson Jr. che, lasciata la carriera diplomatica a Washington, Torino e Genova, ha raccolto con l'obbiettivo di sostenere la conservazione, lo studio e la valorizzazione delle arti decorative e di propaganda del periodo 1885-1945, una sorprendente quantità di materiali artistici. Grazie alla vasta tipologia delle opere conservate (dipinti, sculture, mobili e arredi, vetri e ceramiche, ferri battuti e argenti, tessuti e tappeti, disegni e progetti d'architettura, manifesti, bozzetti, stampe e grafica, medaglie, giocattoli, libri e riviste), la Collezione Wolfson documenta non solo le valenze estetiche degli oggetti d'arte, ma anche i più profondi significati storici e sociali dell'epoca.
Pendant italiano della Wolfsoniana, istituzione museale con sede nell'Art Déco District di Miami Beach, la Wolfsoniana ha sede a Genova con il suo Centro Studi presso Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, ente che da diversi anni ne amministra le attività espositive e di ricerca.