"Alla nave saudita Bahri Yanhu, che vuole imbarcare armi destinate all'Arabia Saudita e da impiegare nel conflitto in atto nello Yemen in particolare, va vietato l’attracco, così come previsto dai trattati internazionali sottoscritti dal nostro Paese in tema di diritti umani e contro i conflitti armati - chiede Arci La Spezia - I porti devono essere chiusi alle armi, non a chi tenta di salvare la propria vita. L'attracco alla nave deve essere vietato come già accaduto in Francia a Le Havre e come avrebbe dovuto succedere a Genova. In nessun caso deve essere consentito l'imbarco di armi o di materiale a vocazione "duale". I nostri porti non possono essere usati per alimentare guerre".
"Chiediamo inoltre all'Ammiraglio di Divisione Comandante del Comando marittimo Nord di smentire la voce ricorrente che vuole che le armi saranno caricate dentro l'arsenale militare", conclude Arci La Spezia.
La Sinistra La Spezia sottolinea: "A Genova i portuali hanno impedito il carico d'armamenti alla Nave Saudita in ottemperanza al trattato internazionale sul commercio d'armi. Armi che i sauditi utilizzerebbero nella guerra in Yemen... La stessa cosa è stata fatta dai portuali francesi di Le Havre. Ora quel carico d'armi potrebbe arrivare a Spezia.
Chiediamo a portuali spezzini e di unirsi ai loro colleghi genovesi ed impedire che quelle armi vadano ad implementare il massacro di civili che da anni viene perpetrato dalla Arabia Saudita in Yemen".