Per il segretario prov.le della Fisascat Cisl La Spezia Mirko Talamone “il grave infortunio presso la Fincantieri di un addetto alla sicurezza deve squarciare finalmente lo sconcertante silenzio istituzionale presso il settore in appalto della vigilanza chiedendo un tavolo prefettizio dedicato che affronti il tema delle regole, dei controlli e del massimo ribasso" consideriamo paradossale quanto accaduto nel cantiere spezzino, in quanto già a livello nazionale abbiamo contrastato l’abuso del ricorso allo straordinario, strumento cui Sicuritalia ricorre oltre ogni limite normativo e contrattuale mentre sul suo sito web fa continue campagne di reclutamento di nuovo personale addetto ai servizi.
Una pratica, quella dell’abuso dello straordinario, che per la Fisascat è diventata la norma nel settore: “In molti istituti di vigilanza le turnazioni superano abbondantemente le 12 ore giornaliere e le 48 ore settimanali e trovo singolare che su questo punto non si accenda il faro delle questure che ogni settimana ricevono dagli istituti i prospetti delle turnazioni. Il risultato di questo sfruttamento intensivo della forza lavoro è l’aumento dello stress correlato e l’abbassamento dei livelli di sicurezza sulle postazioni di lavoro o ‘in itinere’ che significa un maggior rischio di incorrere in un infortunio sul lavoro”.Ma è l’intera partita degli appalti a finire nel mirino della Fisascat Cisl: “La situazione sta diventando esplosiva, tra gare aggiudicate dalle stazioni appaltanti senza la minima verifica di congruità con le tabelle ministeriali e casi sempre più ricorrenti di lavoratori che nei cambi d’appalto vengono sostituiti da altri sullo stesso posto di lavoro e nello stesso servizio. In più occasioni abbiamo rivendicato l’applicazione della clausola sociale prevista dalle norme contrattuali ma spesso disattesa da quegli istituti che oggi fanno dumping contrattuale applicando contratti siglati da sindacati autonomi risparmiando sui costi dedicati alla sicurezza"