I poliziotti spezzini hanno prelevato tre cittadini marocchini dalla locale Casa Circondariale dove erano stati reclusi per gravi e numerosi reati di cui si erano resi protagonisti e dove avrebbero dovuto finire di scontare la pena residua.
I tre stranieri, irregolari sul Territorio nazionale, erano stati condannati in tempi e per fatti diversi, fino a quando non è arrivato il provvedimento che ha consentito alla Polizia di Stato di scortare i pericolosi detenuti fin nel loro paese di origine.
Nel giro di 10 giorni, i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione, dopo aver concluso le complesse ed articolare procedure che coinvolgono anche autorità estere, hanno ottenuto i necessari documenti per procedere all’espulsione dei tre, rimpatriando dapprima, Z.Y., 32enne, colpevole di rapina, rissa, furto aggravato, danneggiamento ed altri reati contro il patrimonio.
Lunedì 11 marzo è toccato a B.A., figlio di un rappresentante della comunità islamica spezzina, irregolare già nel 2017 dopo che il Questore gli aveva revocato il titolo di soggiorno a causa della pericolosità sociale desunta da reati di spaccio continuato, lesioni, resistenza, guida in stato di ebbrezza commessi in provincia, pericolosità che è stata poi confermata dall’ordine di carcerazione e dalla decisione di rimpatrio emessa dal giudice.
Oggi, 13 marzo, il terzo a salire sul volo per Casablanca è stato S.A., poco più che trentenne, in Italia da 10 anni, quasi tutti trascorsi in carcere per omicidio volontario, e colpevole di più reati per lesioni personali e porto abusivo di armi.
Sono 10 i rimpatri effettivamente eseguiti dall’inizio dell’anno nei confronti di cittadini marocchini, tunisini e dominicani e non si arresta, dunque, l’attività della Polizia di Stato spezzina finalizzata a dare una risposta concreta agli stranieri irregolari che si trattengono sul Territorio Nazionale palesando particolare inclinazione a delinquere senza rispettare le leggi dello stato che li ospita.