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Piazza Martiri, i ricorrenti: "Ci aspettavamo un Comune vicino ai cittadini, siamo stati delusi" In evidenza

L'intervento dei cittadini che hanno fatto ricorso al TAR contro il progetto Laurina.

L’ultimo Consiglio Comunale del 28 febbraio, invece di ridurre le distanze politiche e favorire una soluzione all’oscura vicenda della ricostruzione del vecchio Laurina, ha visto i consiglieri comunali discutere per tre ore se fosse peggio la vecchia amministrazione che aveva approvato il progetto, o la attuale amministrazione che non sta facendo nulla per fermarlo, senza affrontare davvero il problema per tutelare tutti i cittadini sarzanesi da uno scempio urbanistico ed ambientale.

“In pratica una situazione surreale – dicono i ricorrenti – dalla quale siamo usciti basiti ed ancora più convinti che il ricorso è stata l’unica arma che da privati cittadini abbiamo potuto utilizzare per fare luce sulla vicenda e difendere Sarzana”.

I ricorrenti tengono a precisare che i veri "Martiri del Caso Laurina", tanto per riprendere un articolo apparso recentemente sui quotidiani locali, sono i cittadini stessi di Sarzana, in particolare proprio quelli che, a loro spese e con responsabilità civica e coraggio, si sono posti a difesa della città con lo scopo di contrastare l’inerzia di una amministrazione che nulla ha fatto fino ad ora per trovare una tempestiva soluzione al problema e che ha iniziato a discutere del tema solo dopo aver preso atto del nostro ricorso al TAR.

Infatti il Comune, prima approvando un progetto successivamente passato alla cronaca per presunte illegittimità, poi temporeggiando e ritardando una presa di posizione sull’argomento, ha portato i cittadini a rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per difendere la città da un progetto “orribile”, tanto per citare le parole del Sindaco.

“Ci aspettavamo una amministrazione a fianco dei cittadini – proseguono i ricorrenti – ed invece siamo stai delusi. Avremmo preferito essere ascoltati quando c’era ancora tempo per mettere in atto una strategia comune di lotta alla difesa dell’ambiente e alla tutela della legittimità dell’intervento edilizio, senza rischi economico-finanziari per il Comune come invece potrebbe accadere ora”.

Prima ancora di presentare il ricorso, ad Ottobre 2018, i ricorrenti chiedevano di incontrare il Sindaco per illustrare eventuali criticità del progetto, ma venivano ricevuti solo a fine Gennaio 2019 quando ormai era troppo tardi fermare i lavori che intanto proseguivano incessantemente anche di Domenica ed in fasce orarie extra, con permessi rilasciati dal Comune stesso.

Sebbene i ricorrenti ritengano che sarebbe stato più utile calendarizzare un incontro con l’impresa quando ancora era possibile trovare una mediazione, nei prossimi giorni, tramite i loro legali, incontreranno il Sindaco per capire se una vera proposta concreta di risoluzione del problema sia stata strutturata dal lato Comune.

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