"L'interramento di viale Italia è un progetto di straordinaria rilevanza per la nostra città che aveva l'obiettivo di connettere la città al suo mare, realizzando un tunnel stradale nel tratto adiacente la passeggiata Morin ed i giardini pubblici.
Un progetto impossibile? Basta recarsi a Genova per vederne uno realizzato: il Sottopasso di Caricamento posto tra il centro dei carruggi genovesi ed il nuovo Porto Antico." Così Guido Melley, capogruppo LeAli a Spezia.
Continua l'esponente politico: "Un progetto straordinario, lo ripeto, per La Spezia: difficile, sicuramente costoso ed ardito, ma non per questo da scartare senza un minimo di discussione in città.
Un progetto che meritava uno studio di fattibilità tecnico, ma soprattutto economico: uno studio che mettesse in campo ipotesi di project financing (ad esempio per la realizzazione contestuale di strutture di parcheggio ad uso turistico e/i pertinenziale), reperimento di fondi europei per opere di livello strategico oppure di finanziamenti statali ( come nel caso genovese) pretendendo dai vertici regionali, dai parlamentari e dagli esponenti liguri presenti nel governo centrale ( a partire dal sottosegretario alle infrastrutture Rixi) un impegno diretto in tal senso. Un progetto che poi andava presentato alla cittadinanza secondo le logiche di una vera partecipazione."
Conclude Melley: "Cosa ha fatto invece Peracchini? Due anni fa attaccò l'idea che io riproposi in campagna elettorale, un idea che vedeva nel (parziale) interramento di viale Italia il vero progetto strategico per il Waterfront cittadino. Poi di recente l'ha ripresa e dopo poche settimane, chiuso anche lui nella sua stanza a palazzo, l'ha cassata perché troppo costosa. Al suo posto, una passerella da due milioni di euro. Cifre e concetti sparati a caso, senza un vero studio. E senza il confronto con la città. Come sempre: demagogia al posto di progetti, propaganda al posto dei fatti."