Amara scoperta quella che hanno fatto alcuni cittadini che si sono recati al Cimitero di Santo Stefano di Magra questa mattina.
Sulla superficie del campo dove sono state fatte le ultime riesumazioni, erano ben visibili ossa e pezzi di ossa umane, affiorate sul terreno probabilmente a seguito delle abbondanti piogge degli ultimi due giorni.
Ciò significa solo una cosa: che la ditta incaricata dall’Amministrazione di provvedere alle riesumazioni delle salme in quel lembo di terra non ha eseguito correttamente il proprio lavoro e nessuno ha vigilato affinchè venisse garantito il rispetto dei dettati normativi.
Peraltro, i resti umani sono considerati residui mortali; quindi, se le ossa dopo trent’anni hanno completato l’iter di mineralizzazione devono essere accuratamente collocate in cellette piuttosto che in ossari, a scelta dei familiari; se non è ancora avvenuta la mineralizzazione devono essere trattati come salme. Provvederò a richiedere l’intervento di analisi della Asl sui campioni di ossa rinvenuti poiché se dovessero risultare ancora alla stregua di salme potrebbe prospettarsi anche il reato di vilipendio di cadavere.
In ogni caso, la scoperta è stata opportunamente segnalata anche ai Carabinieri del locale Comando che hanno eseguito il sopralluogo assieme agli operai addetti. Auspico che il Sindaco di Santo Stefano abbia immediatamente chiuso il cimitero del capoluogo quanto meno per il dovuto rispetto per i defunti ed i loro cari; e che, nel frattempo, abbia avviato gli opportuni accertamenti e dia corso alle operazioni di bonifica oltreché alle contestazioni nei confronti della ditta che ha eseguito il lavoro con i soldi dei cittadini di Santo Stefano.
Paola Lazzoni
Consigliere Comunale
Insieme per voltare pagina