La soddisfazione del Sindaco Cristina Ponzanelli e dell’Assessore Barbara Campi questa mattina in conferenza stampa alla presenza dell’Ing. Ballarino di ITEC Engineering e dei suoi multi progetti: “Era impossibile dicevano, erano tempi troppo ottimistici e noi avevamo fissato l’asticella troppo in alto, aggiungevano – ironizza la Ponzanelli – anche tante altre cose erano definite impossibili, come per esempio attrezzare in poche settimane la bellissima scuola di Crociata. Bene, lo abbiamo fatto e abbiamo fatto, in fondo, solo la normalità del fare politica: rivolgersi ai cittadini con serietà, prendersi gli impegni, assumersene le responsabilità, e fare tutti i necessari sforzi per realizzarli. Noi intendiamo così la politica, un compimento dei compiti affidatici”.
Il quartiere in ballo è quello di Bradia e ben note da tempo sono le sue problematiche; dalla viabilità di via Paradiso al ponte della Budella sino al passo sul Calcandola. Un’area ricca di opportunità ma sofferente per viabilità e carenze infrastrutturali che vanno a frenare anche la ricca area verde e sportiva che solo aspetta la sua giusta riqualificazione.
Da anni se ne parla e anche è sempre usata come propaganda la sua valorizzazione, anche l’Amministrazione in corso ha usato l’area di Bradia in campagna elettorale e tutti ricordiamo la promessa di un ponte che andasse ad aiutare il quartiere diviso dal Calcandola.
Ora la promessa prende improvvisamente corpo e le speranze per i residenti aumentano, corredate di progetti e date.
Completato infatti lo studio di fattibilità, che sarà consegnato il 31 mattina in Regione, quattro diversi progetti di circa 2 milioni di costo l’uno che accederanno al fondo strategico regionale e tra cui, entro il 31 gennaio, amministrazione e Regione sceglieranno il più adeguato per arrivare all’avvio dei lavori entro il 2019.
Un apparente ottimo regalo di anno nuovo portato a termine in un lavoro serrato iniziato i primi di ottobre scorso: “L’emergenza della scorsa estate in seguito alla chiusura del ponte della Budella ha sottolineato ancora di più l’esigenza dell’intervento sul quartiere e lo studio di fattibilità portato a termine riguarda non solo la realizzazione del ponte ma una riqualificazione complessiva dell’area – aggiunge il Sindaco – in sei mesi dall’insediamento abbiamo fatto sull’area passi da giganti e non abbiamo nascosto perizie per sette anni nei cassetti (il riferimento è sul ponte della Budella) come i nostri predecessori. Nei tempi previsti portiamo a termine le promesse fatte allargandole sull’intero quartiere che dovrà diventare sempre più unito al centro e sempre più fruibile per tutti, beneficiandone tutta la città”.
“Costruire un ponte è semplice, ne facciamo in tutta Italia, ma fondamentale è calare il ponte stesso nel contesto locale che spesso presenta vincoli importanti, non solo idraulici ma anche legati alle esigenze e soprattutto a opportuni studi di viabilità – ha spiegato l’Ing. Ballarino – siamo partiti analizzando i flussi di traffico che interessano i quattro nodi di via Falcinello, via Paradiso, via Alfieri e via dei Mulini, anche in concomitanza con eventi sportivi, accorgendosi delle evidenti carenze infrastrutturali. La zona richiede chiaramente interventi ed un totale riassetto, incroci, strettoi, alberi etc. Abbiamo individuato poi con questi vincoli il flusso ideale di traffico per il progetto, ovvero senso unico a scendere su via Paradiso e a salire lungo via Alfieri, e su questa visione generale abbiamo creato questi 4 progetti”
L’Ingegnere ha mostrato i progetti ai presenti, approfondendo pregi ed eventuali complicazioni di ognuno; dal “ponte ad arco” di 65 metri di lunghezza posto sull’attuale guado ad un “ponte a travata” di 60 metri nella stessa posizione, ognuno con proprie peculiarità idrauliche e di sfogo del traffico in entrata ed in uscita. Altresì un arretramento a valle del nuovo ponte di circa 90 metri rispetto al vecchio guado, con la costruzione anche di una rotatoria stradale per un migliore accesso allo stesso, un nuovo ponte di 55 metri con vantaggi di costi e benefici. La quarta soluzione è sempre nella stessa posizione ma ha un diverso sbocco in zona Stadio, evitando la strada in uscita lungo fiume entrando direttamente in via Paradiso. Il che porterebbe ad una rettifica dei campi del sussidiario contribuendo però alla possibilità di costruzioni di nuovi area di sosta necessarie all’area.
A febbraio sapremo quale sarà la soluzione migliore scelta e il progetto definitivo approvato svelerà tutte le sue caratteristiche, rispettando le esigenze dei residenti e delle società sportive, e passando alla conseguente gara di appalto ed avvio del cantiere.
“Aggiungo solo poche parole di gioia – conclude la conferenza l’Assessore Barbara Campi – avere mantenuto i tempi promessi e da tutti considerati utopistici e “solo da campagna elettorale” è un enorme motivo di orgoglio per l’Amministrazione. Non era campagna elettorale e oggi possiamo asserire che il 31 dicembre nascerà la “Città dello Sport”, perché garantire accesso e fruibilità all’area renderà disponibile altri spazi che stiamo acquisendo per chissà, posizionare altre strutture già disponibili nelle aree liberate. Non perdiamo tempo, lavoriamo e ci muoviamo solo a risultati ottenuti".