In particolare il 23 novembre si terrà, dalle 15,30 alle 18 presso la Sala Marmori della Camera di Commercio, un Convegno informativo rivolto alla popolazione dal titolo “Conoscere, prevenire, riconoscere l’ictus”. Sono previsti interventi di esperti, medici, infermieri e di studenti coinvolti nel Progetto di peer education “I giovani educano i giovani”, sostenuto da ALICe La Spezia e dalla SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) che porteranno il loro contributo con l’obiettivo di far conoscere meglio alla popolazione questa terribile patologia al fine di contribuire alla sua prevenzione e/ o eventualmente al suo tempestivo riconoscimento.
Il 24 novembre dalle 9,30 alle 12,30 si svolgerà, presso gli ambulatori della S.C. Neurologia dell’Ospedale S. Andrea, uno screening gratuito con controlli chimico clinici (glicemia, colesterolo totale) ed antropometrici peso, altezza, giro vita, indice di massa corporea) per evidenziare gli eventuali fattori di rischio dei partecipanti anche con somministrazione di opportuni questionari e consegna di documentazione informativa. Per le persone con alti fattori di rischio ictus potrà essere effettuato un ecocolorDoppler dei vasi sovraortici. E‘ preferibile presentarsi a digiuno.
"Lo scopo delle due manifestazioni – riferisce il dr Montanari, presidente di ALICe La Spezia- è di render noti ad un pubblico il più vasto possibile i concetti prioritari nella lotta all’ictus individuati dalla comunità scientifica internazionale".
Tali concetti possono essere così riassunti:
1. Ictus: una catastrofe prevenibile e trattabile
In Italia l’ictus è la prima causa di invalidità permanente, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte . Interessa circa 200.000 persone ogni anno, di queste il 20-30% muore, il 40% resta disabile, il 10% ha una recidiva entro l’anno, il restante 30-40% riacquista tutte le sue capacità. In Liguria i casi di ictus sono circa 5.000 /anno.
L’ictus non solo si può curare ma anche prevenire nell’80% dei casi. La prevenzione primaria per tutti, ma specialmente per le persone a rischio, si basa su una opportuna informazione e su una educazione a stili di vita adeguati. È stato infatti dimostrato che le modifiche degli stili di vita possono produrre una diminuzione dell’incidenza e della mortalità dell’ictus. Per quanto riguarda la cura è fondamentale la tempestività dell’intervento dall’esordio acuto della malattia
Età, diete non salutari, fumo, inattività fisica causano una crescente epidemia di ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, diabete mellito, ictus, infarto cardiaco, demenza vascolare.
2. Unire le forze e tradurre in pratica le conoscenze scientifiche
Gli stessi fattori di rischio sono responsabili dei principali problemi di salute del mondo e contribuiscono all’ictus, alle malattie di cuore, al diabete, alle malattie polmonari croniche, al cancro ed all’Alzheimer. Per questo motivo vanno coordinati gli sforzi delle organizzazioni che si occupano di una sola malattia.
La prevenzione è la parte più prontamente applicabile e sostenibile di quanto sappiamo. Bisogna incoraggiare l’ambiente sociale a sostenere abitudini e stili di vita salutari.
Per tutte queste buone ragioni ALICe La Spezia invita a partecipare alle due manifestazioni del 23 e 24 Novembre.
Qui sotto è scaricabile il programma del convegno.