Ci sono i classici infallibili, quelli che non sbagliano mai (almeno a loro detta), poi ci sono i coraggiosi, ovvero quelle persone che non solo si rialzano dopo essere cadute, ma fanno della propria storia e dei propri errori un monito per gli altri. La storia di Giorgia Benusiglio rappresenta tutto questo.
Giorgia oggi ha 35 anni ma nel 1999 ha assunto una piccola quantità di ecstasy, tanto è bastato per farle rischiare la vita. Da quel giorno Giorgia ha deciso di raccontare la sua storia perché sia da lezione a tutti, per ricordare a tutti che la vita è preziosa e basta poco per rovinarla. Domenica 15 aprile alle ore 20:30 in Sala Dante si terrà l’incontro organizzato dai Giovani di Croce Rossa della Spezia con la testimonianza di Giorgia Benusiglio sul palco dal titolo "La vita è già stupefacente".
“Durante l’anno i ragazzi di Croce Rossa fanno attività di prevenzione, soprattutto nelle scuole superiori e quelle interessate da queste attività sono 4: Il Cardarelli, il liceo Costa, il magistrale Mazzini e l’Einaudi Chiodo con delle lezioni di prevenzione legate a diversi ambiti, dall’educazione alla sessualità, all’attività di educazione alimentare, alla sicurezza stradale fino alla prevenzione dell’uso di sostanza stupefacenti e l’evento di domenica rientra esattamente in questo settore - ha dichiarato Luigi De Angelis, presidente del Comitato di Croce Rossa della Spezia - Non si tratta di un convegno, ma della testimonianza di Giorgia, una ragazza di Milano che nel 1999 ha assunto una mezza pastiglia di ecstasy che le ha provocato una necrosi al fegato e conseguente trapianto".
"Ha voluto trasformare questa sua esperienza drammatica in eventi e lezioni verso i più giovani - ha proseguito Luigi De Angelis - girando l’Italia ed entrando in contatto con 250.000 giovani in tutto il paese”.
L’evento ha trovato l’appoggio dell’amministrazione in particolare nelle figure dell’assessore alle politiche giovanili Giulia Giorgi e l’assessore alla sanità e sicurezza Gianmarco Medusei che ha dichiarato: “È un iniziativa di prevenzione primaria legato soprattuto alle conseguenze dell’uso di sostanza stupefacenti. Droghe leggere o pesanti non c’è distinzione, la droga è droga”.
Secondo uno studio del 2017 di Reitox emergerebbe come i giovani italiani tra i 15 e i 34 anni per il 19% abbiano fatto uso di cannabis, l'1,8% di cocaina, l'1% di MDMA e lo 0,6% di Anfetamine. All’interno del report si nota che il consumo di cocaina si concentra per la maggior parte nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni.
L’incontro con Giorgia Benusiglio non può che essere chiarificatore ed utile, soprattuto verso una fascia di età spesso fragile, che può cadere facilmente nell’utilizzo di determinate sostanze stupefacenti.