Pessina Costruzioni non ha chiesto alcuna rivisitazione del progetto bensì ha proposto, in stretto coordinamento (almeno inizialmente) con IRE e con gli enti preposti, una variazione alla sola soluzione tecnica adottata per le fondazioni dell'edificio e sviluppata in ossequio (come prevede la norma e le imposizioni della stazione appaltante stessa) al progetto definitivo redatto da parte di IRE stessa.
La variante è stata proposta poiché proprio gli enti preposti hanno inteso inserire nella autorizzazione sismica al progetto esecutivo una raccomandazione per aumentare e migliorare la prestazione antisismica che non poteva in alcun modo, a detta di tutti i tecnici coinvolti di ambo le parti, passare inosservata.
Pessina ha, oltretutto, proposto la variante stessa a costo zero (quindi sobbarcandosi tutti gli ingenti costi che questa comporta) al solo fine di migliorare la qualità, sicurezza e durabilità di una opera di tale importanza: tutti aspetti evidentemente poco considerati nella precedente fase del progetto curata e commissionata interamente dalla stazione appaltante IRE.
All'epoca della proposta e della consegna dei documenti (maggio 2017), Pessina Costruzioni ha anche confermato che avrebbe eseguito tale variante, con approvazione in tempi compatibili, senza neppure una richiesta di proroga sui tempi di ultimazione dei lavori.
Il tempo perso ed i ritardi derivano quindi dalle indecisioni di IRE che prima ha dato benestare a procedere (febbario 2017) e poi ha cambiato periodicamente idea nel corso di mesi.
Pessina Costruzioni