“Parliamo di una parentesi buia della nostra storia, complessa e negata per troppi anni, dimenticata volutamente in modo ignobile. Ricordare la tragedia di questi italiani per noi è come riviverla. Dobbiamo far capire qual è il valore della libertà e della democrazia. Nei giorni scorsi il governo italiano ha ricevuto un dittatore che ha sterminato migliaia di persone, passato nel silenzio più assoluto. La mia vicinanza alle famiglie delle vittime”: queste le parole del sindaco Pierluigi Peracchini in apertura della conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Civico per la presentazione delle celebrazioni dedicate al Giorno del Ricordo, per ricordare la tragedia di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, dalmati e fiumani nel secondo dopoguerra.
“Non essendo possibile fare il consiglio comunale nel giorno stabilito dalla legge, il 10 febbraio, abbiamo deciso di svolgere il consiglio straordinario il 12 febbraio alle ore 10:00 in Sala Dante e sarà preceduto da un momento interamente a disposizione del Presidente dell’Associazione Nazionale Giulia Dalmazia Andrea Manco per premiare gli studenti vincitori del concorso indetto dalla Regione Liguria sul tema del Giorno del Ricordo - precisa Giulio Guerri presidente del consiglio comunale - Verranno eseguiti alcuni brani dal liceo musicale Cardarelli. Ospite d’eccezione il dott. Lino Vivoda che svolgerà un lectio magistralis. Parliamo di uno scrittore che è parte della comunità degli esuli istriani-giuliano dalmati e che ci porterà la sua testimonianza. Il giorno 10 alle ore 10:00 il comune onorerà la ricorrenza recandosi nella Piazzetta Martiri delle Foibe (via Lunigiana 143) per la deposizione di una corona di fiori, presso che quello che possiamo considerare un punto di riferimento simbolico”. Chiaramente l’invito è aperto e rivolto a tutta la cittadinanza, ritrovarsi per ricordare una delle pagine buie e oscure della storia serve anche a non dimenticare e mantenere vivo nella memoria quello che l’essere umano può compiere e subire.
Presente alla conferenza anche il consigliere comunale Oscar Teja, toccato profondamente da questa giornata proprio per quello che i suoi parenti hanno vissuto: “I miei nonni paterni sono esuli istriano-dalmati. Quando si è prospettata l’idea di organizzare questo consiglio comunale straordinario ho dato subito la mia disponibilità. I miei nonni avevano delle strutture ad Abbazia (Croazia). Mia nonna non è mai ritornata nelle terre d’origine se non in punto di morte. Mio padre mi ricorda sempre il giorno in cui la riaccompagnò a vedere le sue terre, un vero e proprio colpo al cuore. Si tratta di un dramma di tutta l’Italia".