Non stiamo parlando di prodotti radioattivi e comunque che comportino il minimo rischio per la salute, è opportuno precisare che un livello minimo di radioattività è presente naturalmente in ogni prodotto che utilizziamo quotidianamente e a livello comunitario sono stati stabiliti dei limiti che devono essere verificati per ammettere le merci provenienti da paesi esteri all'importazione.
Il superamento dei livelli minimi stabiliti dalla UE entro certi limiti come in questo caso, non permette di importare le merci (che quindi saranno rispedite all'estero) senza che i prodotti possano essere definiti radioattivi o comportare rischi di qualche tipo per la salute pubblica.
Quanto avvenuto in questi giorni testimonia una volta di più, se ancora ce ne fosse la necessità, l'efficacia e la puntualità dei sistemi di controllo del porto della Spezia che, giova ricordarlo, è fra i pochi in Italia dotati di un portale per i controlli radiometrici e di una struttura imponente composta da tecnici specializzati e strumentazioni avanzatissime in dotazione all'Agenzia delle dogane e all'ASL per effettuare questo tipo di rilevazioni.
Una ulteriore conferma del livello di efficienza del nostro scalo che si distingue rispetto a porti comunitari al di fuori del Territorio nazionale nei quali questo tipo di controlli sono totalmente sconosciuti.
ALESSANDRO LAGHEZZA, Ass.ne Spedizionieri Porto
ANDREA FONTANA, Ass.ne Agenti marittimi
SERGIO LANDOLFI, Ass.ne Doganalisti