Nei giorni scorsi i componenti del Direttivo dell’Associazione “Laspeziacuore” ed alcuni simpatizzanti, in occasione del prossimo pensionamento del dr Gianfranco Mazzotta, hanno organizzato una cena per salutarlo presso il ristorante “La Perla del Fortino”. Il dr Mazzotta, primario cardiologo e co-fondatore dell’Associazione, lascia dopo otto anni la direzione della Struttura Complessa di Cardiologia del nostro Ospedale.
Nel corso del piacevole convivio i componenti del Direttivo hanno donato al dr Mazzotta una targa a ricordo dell’attività svolta dal momento del suo arrivo al S. Andrea nel 2009. Si deve alla professionalità, alle indubbie capacità manageriali ed alla caparbietà del dr Mazzotta l’attivazione del servizio di Emodinamica, attualmente riconosciuto un’eccellenza della sanità italiana. Tale servizio ha migliorato le performance della Struttura Complessa di Cardiologia, l’efficacia e l’efficienza delle cure offerte ai cittadini della Spezia e provincia colpiti da infarto. In questa patologia il tempo che intercorre dalla manifestazione dei sintomi alla cura é determinante, persino i minuti sono importanti per salvare una vita.
A questo proposito i dati relativi all’attività 2016 del Servizio di Emodinamica ben rappresentano il livello di eccellenza raggiunto, in particolare si evidenzia:
- il tempo medio di intervento tra il primo contatto medico e l'inserimento del catetere in arteria (arteria cannulata) che risulta essere di 34 minuti;
- per tutti gli infarti stemi con angioplastica il tempo medio è di 90 minuti
STEMI (ST elevation myocardial infarction) : quando l'ostruzione coronarica conduce all'arresto totale del flusso sanguigno nel territorio irrorato dall'arteria interessata, che provoca nell' ECG un sopraslivellamento del tratto ST.
Le procedure effettuate sono state 1021 ed hanno interessato:
- per il 23% il genere femminile;
- per il 45% pazienti over 75 anni;
- per il 13% pazienti extraregione;
le coronarografie effettuate sono state 926;
le angioplastiche coronariche effettuate sono dono state 473;
i pazienti trattati con PCI (intervento coronarico percutaneo) sono stati 378;
gli interventi coronarico percutanei (PCI) primari sono stati 198.
Questa in sintesi è l’eredità che il dr Mazzotta lascia alla città, sarà ora compito comune delle Istituzioni, delle Associazioni che operano a favore dei pazienti, dei professionisti sanitari, dei Sindacati, di tutta la comunità di vigilare attentamente che il nostro ospedale conservi questo servizio anche dopo l’attuazione del nuovo piano sanitario regionale.