"E' sempre più evidente che non era necessario da parte della Regione Liguria applicare la tariffa maggiorata di euro 4,00 a tratta e di euro 2,40 per i biglietti da e oltre le Cinque Terre per coprire i costi di questi treni in più e delle fermate raddoppiate, nemmeno mettendo in conto “customer care” e “squadre antievasione”, così come viene confermato che i ricavi da tariffa non sono andati per «interventi di riqualificazione e abbattimento delle barriere architettoniche».
Rimangono perciò inevase tutte le domande poste all'Assessorato ai trasporti della Regione Liguria a seguito della "chiusura dei conti" 2016: come sono stati impiegati i 20(?) milioni ricavati dalla vendita dei biglietti delle Cinque Terre, visto che non sono stati utilizzati per la risistemazione delle stazioni né sembrano essere stati utilizzati per un maggior servizio, quantomeno non per colmare i “buchi” di servizio denunciati da mesi e mesi da parte di residenti e pendolari delle Cinque Terre?
Il debito di 15 milioni di euro cui faceva riferimento l'Assessore Berrino nell'articolo del 24 dicembre 2016 su Il Secolo xix «...in più Trenitalia aveva da colmare perdite di oltre 15 milioni sul servizio regionale ligure» a giustificazione dell'aumento del 5% delle tariffe ordinarie è stato dunque “condonato” da Trenitalia alla Regione, oppure verrà ripianato grazie a questo aumento del 5% ed alla tariffa maggiorata nelle Cinque Terre?
Perché insistere da parte della Regione Liguria il chiedere la tariffa maggiorata ai non liguri, se non è necessaria alla copertura dei costi del servizio, tariffa che in compenso è fonte continua di aberrazioni, come, ultima della serie, "il divieto di interruzione del viaggio”?
Già, perché dopo la (rimossa) "tassa di sorvolo" è successo di vedere anche questo: un malcapitato con il biglietto da euro 4,00 Riomaggiore - Monterosso, si è sentito dire da un controllore che non poteva usarlo per scendere a Vernazza, perché non sono ammesse fermate intermedie.... nonostante che non avesse nessuna intenzione di riprendere il treno, ma di rientrare con il battello direttamente da Vernazza! Vi immaginate cosa succederebbe in un ristorante, se, una volta ordinato un piatto di ravioli, vi imponessero di mangiarlo tutto anche se non vi piace?"