Il progetto, che fa parte dei tre progetti finanziati da Fondazione Carispezia attraverso il bando “Ricerca in campo medico 2015-2016” e vede la collaborazione di IESCUM (Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano), Comune della Spezia e ASL 5 Spezzino.
Favorire e studiare i comportamenti alimentari, le abitudini dei bambini riguardo al cibo, siano essi con diagnosi di disturbi dello spettro autistico o meno, servirà a migliorare non solo la loro vita ma anche quella della società. Frutta e verdura sono alimenti che normalmente presentano difficoltà nell’essere consumate in quantità e varietà adeguata e favorirne il consumo fin dall’età scolastica è considerato ormai fondamentale per uno sviluppo corretto della sfera alimentare.
I disturbi alimentari infatti sono un grave problema molto diffuso ed in aumento anche nel nostro paese e le conseguenze del sovrappeso e dell’obesità infantile ricadono pesantemente sulla salute e sui conti pubblici in materia di sanità.
Diabete, ipertensione, disturbi alimentari più o meno gravi come bulimia, anoressia etc. sono conseguenze spesso di un’educazione alimentare difettosa, scorretta o addirittura inesistente. Soprattutto la famiglia e la scuola devono essere la frontiera principale per correggere cattive abitudini ma questo contrasta con esempi troppo spesso errati nel comportamento quali l’imposizione o la forzatura che normalmente ottengono risultati opposti.
In questo caso la scuola spezzina, già molto presente e attiva sull’alimentazione corretta dei bambini, si dimostra ancor più collaborativa e lo dimostrano le 7 scuole comunali coinvolte nel progetto, i 35 insegnanti, i 12 educatori, 18 ausiliari, 17 cuoche oltre che la CIR FOOD che copre i costi dei cibi somministrati a circa 450 bambini ai quali i ricercatori IESCUM si dedicano.
L’obiettivo è quello di ridurre il livello di selettività alimentare, quel comportamento che, attraverso il rifiuto di un particolare cibo o gruppo di cibi, altera l’equilibrio nutrizionale. Nel caso di bambini con disturbi dello spettro autistico ovviamente le tecniche e gli interventi sono mirati e specifici.
Correggere i comportamenti alimentari e le abitudini in età infantile infatti è fondamentale per ottenere risultati a lungo termine.
Hanno partecipato alla conferenza stampa Giulia Micheloni, consigliere di amministrazione di Fondazione Carispezia; Franco Giovannoni, responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Neuropsichiatria Infantile dell’ASL5; Giovanbattista Presti, IESCUM, responsabile scientifico del progetto; Lucia Castiglia, responsabile servizi educativi nidi e scuole dell’infanzia del Comune della Spezia; Silvia Cau, ricercatrice ISCUM.
Questo il comunicato stampa ufficiale di Fondazione Carispezia.