Secondo quanto ricostruito da Report, nel contesto dell’inchiesta intitolata L’Unità Immobiliare, che indaga l'iter che ha portato al salvataggio del giornale di partito, il gruppo Pessina, nel 2014, registrava una diminuzione degli utili pari al 96%. Poi arriva il 2015, anno in cui Pessina diventa socio dell’Unità, che segnerebbe una vera e propria svolta: Pessina infatti prende commesse per 236 milioni di euro. Oltre a quelle all’estero, due gare vinte sono in Italia per i poliambulatori di Bologna e Sassari. Qui spicca anche la gara d'appalto da 170 milioni per l’Ospedale della Spezia. Report ha spiegato anche, nella puntata andata in onda ieri sera su Rai tre, che il bando venne chiuso mentre erano in corso le trattative per il salvataggio del giornale di partito L'Unità. Solo Pessina, su 8 ditte invitate, presentò l’offerta con un ribasso dello 0,01 (ne avevamo parlato qui).
Tramite comunicato stampa, diffuso anche da L’Unità, arriva la risposta di Pessina: “(…)Quanto all’ospedale della Spezia, Pessina Costruzioni ribadisce che si tratta di appalto particolare, considerato che il bando prevedeva l’acquisto da parte dell’aggiudicatario – a seguito di permuta (e quindi di riduzione del contributo pubblico) – del vecchio ospedale della Spezia, circostanza che ha disincentivato alla partecipazione altri candidati alla gara (meno adusi al mercato immobiliare), gara peraltro regolarmente svoltasi. Sulla congruità del valore dell’immobile si è espressa favorevolmente anche l’ANAC.
Pessina Costruzioni deve infine severamente stigmatizzare come siano stati diffusi dati economici della medesima, antecedenti e successivi all’iniziativa imprenditoriale di rilancio del quotidiano l’Unità da parte dei propri soci, del tutto fantasiosi e bizzarri”.