Presenti in commissione anche i lavoratori che sentono a rischio il proprio futuro.
Una questione che si trascina da troppo tempo, come qualcuno ha fatto notare infatti è dal 2012 che date alla mano si poteva prevedere una crisi come questa, che rischia seriamente di lasciare 40 lavoratori e relative famiglie a spasso, senza lavoro, il tutto per una quindicina di metri che renderebbero la sala dove si gioca troppo vicina alla chiesa più prossima.
Nella discussione in commissione tuttavia, è emersa una convergenza possibile relativa alla modifica del regolamento comunale che verrà discussa appunto, con ogni probabilità, nel Consiglio Comunale di mercoledì sera prossimo.
Una convergenza fra le forze politiche che, vuoi perché la consigliatura è ormai in scadenza, vuoi perché 40 lavoratori a spasso la città difficilmente potrà permettersi, ha portato alla decisione di un documento comune da sottoporre al Consiglio per la modifica della norma comunale e una "spintarella" da inviare alla Regione Liguria che è in procinto (ma i tempi sono strettissimi) di concedere una deroga di un anno che darebbe la possibilità ai lavoratori ed all'azienda, oltre che naturalmente al Comune, di lavorare con più calma e senza il fiato sul collo dal momento che dal 2 maggio le 40 persone in oggetto rischiano seriamente di ritrovarsi senza un lavoro.
L'azienda, in mancanza di soluzioni istituzionali, si vedrà costretta a chiudere i battenti tanto che le lettere di licenziamento pendono come spade di Damocle sui sogni dei lavoratori.
Ricordiamo che la sala bingo come le altre circa 250 presenti sul territorio nazionale, gode di una concessione governativa e di un regime che la differenzia da altre forme di gioco d'azzardo legalizzato presenti nel nostro paese.
Differenti di base alcune posizioni com'è ovvio che sia, la volontà di risolvere in maniera indolore questa questione è apparsa chiara dagli interventi dei componenti la commissione. Assente non si sa perché il governo cittadino nella persona di qualsivoglia assessore.
Si può discutere fino allo spasimo sulla legittimità o meno del gioco d'azzardo in Italia, resta il fatto che sembra quanto meno ipocrita che, come molti hanno fatto notare, lo stato sia il promotore di moltissimi giochi che possono stare ovunque (nei tabacchini le estrazioni di alcuni giochi avvengono ogni 5 minuti) mentre un luogo di gioco ma anche di aggregazione per molti, debba subire addirittura la chiusura perché 15 metri troppo vicino ad un luogo di culto.
Detto ciò e fatto notare da più parti che la ludopatia come altri problemi di dipendenza si combatte non vietando di tutto e di più ma collaborando per trovare soluzioni e informare preventivamente sui rischi, la proposta della consiliera Maria Grazia Frija (FdI) di coinvolgere la proprietà del locale nel promuovere unì'azione di informazione rivolta ai soggetti a rischio ha trovato anch'essa consensi.
Ora non resta che aspettare la seduta di mercoledì prossimo in Consiglio Comunale per vedere se lo spiragli di luce intravisto in Commissione oggi si potrà trasformare in una realtà che i 40 lavoratori della sala Bingo attendono con ansia e preoccupazione da troppo tempo.
In Video le parole della Consigliera Maria Grazia Frija e del rappresentante sindacale Giampiero Orlanducci.