Racconta brevemente la sua carriera, per quanto breve possa essere il racconto di una carriera lunga 30 anni: da Napoli ad Alessandria; da Bologna fino a Lucca ed Oristano. Lotta strenuamente contro la camorra e la criminalità organizzata e raggiunge risultati sorprendenti, come portare Oristano in cima alle classifiche delle città italiane più sicure.
"Spero di far capire anche agli spezzini, come ai sardi, l'importanza di riportare nell'attualità le tradizioni in perfetta sicurezza". Non dichiara guerra al divertimento e alle grandi manifestazioni, ma conosce bene il lavoro che si deve fare per mantenere la città in sicurezza anche nei momenti più caldi di divertimento sfrenato.
"Ho scelto di diventare poliziotto perché credo fermamente che si possa fare qualcosa di positivo per i cittadini. La polizia non è solo repressione, ma spazio di ascolto per i cittadini, ad esempio per i giovani. Sarò portavoce delle esigenze e delle emergenze al tavolo per la pubblica sicurezza. Voglio che i cittadini della Spezia vivano la percezione della sicurezza, lavorando in tutti quei quartieri dove ci sono delle migliorie da apportare, sicuramente attraverso la visibilità delle forze dell'ordine, ma anche lavorando attivamente".
Sempre presente accanto a lui la cagnolina nera già diventata mascotte della Questura spezzina: una labrador nera dolcissima che Di Robuerto presenta come "la mia vice".