In seguito a verifiche tecniche e documentali, i Carabinieri Forestali in servizio nel Parco Nazionale hanno constatato che l'edificio, ubicato in località Schiara, nel Comune della Spezia, veniva costruito in violazione alle normative.
I lavori erano finalizzati ad ampliare e a trasformare un rudere preesistente, in totale difformità dal consentito, raddoppiando i volumi e ricostruendo diversamente il fabbricato preesistente. Il nuovo edificio, infatti, sarebbe stato su due piani invece che su un unico livello.
Il progetto, ritenuto nel 2007 dall'Ente Parco inizialmente improcedibile, in quando la rappresentazione grafica non risultava coerente con lo stato di fatto, era stato poi modificato ed autorizzato nel 2010, prevedendo la ricostruzione, mai eseguita, di un rudere disposto su un solo livello.
Nel 2016 con la falsa dichiarazione di inesistenza di precedenti autorizzazioni, venivano richiesti e concessi dei nuovi titoli autorizzativi per un nuovo progetto, in cui la consistenza del rudere era di dimensioni maggiori rispetto al 2007, così da consentire la ristrutturazione su due piani.
La struttura risulta inoltre realizzata con elementi di cemento armato, anziché interamente in muratura portante come previsto.
Per tutto ciò, oltre ad eseguire il sequestro del cantiere al fine di impedire la prosecuzione dell'opera, i Carabinieri del Comando Stazione Parco hanno denunciato progettista, proprietari e costruttore per i reati di violazione alle normative Paesaggistica, sulle Aree naturali protette, sulla Costruzione di opere in cemento armato ed i soli proprietari per il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.