Graziano Marcelli è romano, ha cinquantun anni ed è disoccupato dal 2007. La lotta simbolica che ha intrapreso, con l'aiuto – anche economico – di amici e completi sconosciuti, in un paese che la Costituzione definisce "una Repubblica democratica, fondata sul lavoro", non dovrebbe essere necessaria.
"Mi sono reso conto – spiega Graziano a Gazzettadellaspezia.it – che per la maggior parte dei disoccupati non c'è alcuna possibilità. Il più delle volte si cercano giovani al massimo trentacinquenni, ma per persone della mia età che si trovano senza lavoro non c'è nessuna via d'uscita. Così ho pensato di fare questa marcia di sensibilizzazione, perché è lo Stato che ci deve aiutare. Finché sei giovane possono aiutarti i tuoi genitori, ma quando sei tu, genitore, a trovarti disoccupato, la cosa diventa triste e difficile".
Graziano in una decina di giorni ha già percorso a piedi circa 200 chilometri, partendo da Ventimiglia il 22 gennaio scorso. Proseguirà fino a Roma arrivando al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui consegnerà una petizione che ha già raccolto quasi ottocento firme (qui).
"Noi sottoscritti cittadine e cittadini italiani – recita il documento - premesso che senza lavoro si limita di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impedendo il pieno sviluppo della persona umana, chiediamo:
- l'attuazione di tre proposte lavorative allo Stato, in base alle capacità fisiche del disoccupato;
- un sussidio mensile di Stato, che proporzionalmente diminuisca del 33%, in base alle risposte negative del disoccupato alle proposte lavorative offerte; sussidio che decada definitivamente alla terza risposta negativa del disoccupato alle proposte offerte dallo Stato".
"Ho trovato tanto sostegno inaspettato – racconta ancora Graziano – e tante persone che mi hanno offerto aiuto, anche per contattare voi mass media. Cosa mi aspetto dalle istituzioni? Io mi sono messo in marcia sapendo fin dall'inizio che era già una partita persa. Però se nel corso delle settimane, anche grazie a voi, si parlerà di questa mia iniziativa, avrò già raggiunto il mio obiettivo. Spero che il Presidente della Repubblica mi riceva, mi basterebbero anche cinque minuti".
Appuntamento quindi al 20 febbraio, per scoprire se quella di Graziano rimarrà l'ennesima battaglia contro i mulini a vento o al contrario riceverà risposte soddisfacenti dalle istituzioni.
In ogni caso "a me è sempre piaciuto camminare", scherza Graziano. Nel suo piccolo ha già vinto.
Qui la pagina Facebook dell'iniziativa di Graziano.