"Se ne è andato Walter Sgorbini, il compagno di Migliarina. E' scomparso un uomo buono, un compagno della "vecchia guardia", ma con uno sguardo sempre aperto sul futuro" - così lo descrive l'Assessore Corrado Mori - "Era un'anima gentile, un punto di riferimento del quartiere, un uomo appassionato di politica. Ma soprattutto è stato per tanti di noi un maestro, un punto di riferimento, capace di far crescere una generazione di dirigenti che oggi trovano spazio a Roma, in Regione e in città. Era un innovatore, amava definirsi "renziano della prima ora", sempre pronto a dare spazio alle nuove idee. Anche negli ultimi giorni, con la lucidità che lo ha caratterizzato sino alla fine, analizzava la situazione politica con lo spirito positivo e il garbo di un "combattente educato". Per me Walter è stato un maestro politico, un amico sincero e un sostegno indimenticabile. Ci mancherà".
"Per chi ha frequentato e militato nel PCI, PDS e PD è impossibile non ricordarsi di lui" - aggiunge il capogruppo PD in Regione Liguria Raffaella Paita - "Era l'anziano ed elegante compagno che apriva ogni giorno il circolo di Migliarina, che pur non essendo la mia 'sezione' territoriale è lo spazio politico dove sono cresciuta e dove, da assessore, ho aperto il mio ufficio. Era un uomo intelligente, un provocatore, un anticonformista e un ribelle. Stavamo ore a parlare del futuro del Paese e del ruolo della sinistra. E in quelle lunghe chiacchierate capivi che Walter non aveva mai paura del cambiamento, ritenendolo l'essenza stessa del riformismo.
Era un uomo affettuoso, ironico, intelligente e dotato di una dolcezza infinita. Incontrarlo mi ha cambiato la vita e ho imparato moltissimo dal suo coraggio. Quando ero una turbolenta segretaria dei giovani del PDS, insieme a Corrado Mori, Walter ci ha sempre aperto la sezione perché la considerava un luogo d'incontro. Non gli interessava l'ortodossia, gli piaceva vederci discutere e voleva che fossimo liberi. La nostra è stata un'amicizia bellissima. A Natale sono andata a trovarlo in ospedale e attorno a lui c'erano i suoi amici e tutta la famiglia, dal figlio Massimo alla nuora, dalla moglie Carla ai parenti. Mi ha voluto bene e io ne ho voluto tanto a lui. Ciò che Walter ci lascia oggi, oltre a una visione moderna della sinistra, è l'esempio di una vita generosa e impegnata: è stato un giovanissimo partigiano, un sindacalista della Cgil e ha lavorato alla Shell. Sarà tutto più triste senza di lui".