Il rapper rinuncia alla partecipazione al Festival dopo essere stato coinvolto nell'inchiesta “Doppia Curva” e aver ricevuto un Daspo: "Lasciamo che la magistratura faccia il suo lavoro senza pressioni", ha dichiarato.
L’artista, che avrebbe dovuto esordire sul palco dell’Ariston con la canzone "Demoni", ha espresso rammarico per la sua rinuncia, ringraziando il direttore artistico Carlo Conti per l’opportunità ricevuta: "Dopo 15 anni di carriera, ero entusiasta di affrontare il mio primo Sanremo, ma preferisco fare un passo indietro", ha scritto.
Non è ancora stato chiarito se Emis Killa verrà sostituito da un altro concorrente o se il numero di partecipanti scenderà da 30 a 29. Il regolamento del Festival lascia a Conti, in accordo con la Rai, la facoltà di decidere se aggiungere un nuovo artista o mantenere invariata la competizione.
Rispondendo alle domande sulla vicenda, Carlo Conti ha ribadito che la selezione è stata basata esclusivamente sulla qualità musicale: "Io scelgo le canzoni, non sono un giudice", ha dichiarato, sottolineando che le vicende personali degli artisti non rientrano nelle sue competenze.
L’uscita di scena di Emis Killa apre un’incognita su uno degli esordi più attesi di questa edizione del Festival, lasciando il pubblico in attesa di sapere se e come verrà rimpiazzato.