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Fondazione Carispezia ha donato ad ASL 5 un macchinario all'avanguardia per la brachiterapia In evidenza

La brachiterapia è una branca della radioterapia molto efficace, dove la sorgente di radiazione viene posta in vicinanza al tumore da trattare diminuendo la tossicità su organi e tessuti circostanti.

Questa mattina presso la Struttura Complessa di Radioterapia, è stato presentato il nuovo apparecchio per brachiterapia donato dalla Fondazione Carispezia ad ASL 5.

Presenti il Direttore Generale di ASL 5 Paolo Cavagnaro, il Presidente di Fondazione Carispezia Andrea Corradino, il Direttore SC Radioterapia ASL5 Dott. Tindaro Scolaro, l'Assessore Regionale alle Politiche Sociali Giacomo Giampedrone, il Vicesindaco del Comune della Spezia On. Maria Grazia Frijia.

"La brachiterapia è una branca particolare della radioterapia - ha spiegato il Dott. Scolaro, Direttore SC Radioterapia - dove la sorgente di radiazione viene posta in vicinanza del tumore da trattare, agendo in maniera molto focalizzata, risparmiando tossicità a tessuti e organi vicini. 'Brachys' in greco vuole dire appunto 'vicino'. La prima fase prevede delle sedute con l'acceleratore lineare, una radioterapia esterna, e poi il sovradosaggio focalizzato sulla zona da trattare con il nuovo macchinario, quasi nel 100% dei casi, cura il tumore". 

"Questo apparecchio ci permette di realizzare anche trattamenti di nicchia, - ha proseguito il Dott. Scolaro - per i quali i pazienti sarebbero altrimenti costretti ad andare fuori, garantendo il meglio che la medicina possa dare, diminuendo il disagio ai cittadini, soprattutto a quelli anziani. Quando avremo l'Ospedale vicino, potremo fare ulteriori trattamenti quali le endobronchiali, che in Liguria non vengono fatte, o le endoesofagee, o con gli otorini agire su piccole lesioni che ora costringono i pazienti ad andare altrove. Un grazie infinito alla Fondazione Carispezia".

La terapia viene praticata con un apparecchio che tramite applicatori differenti a seconda della necessità, veicola la sorgente radioattiva con Iridio 192 all'interno di organi cavi quali utero, vagina, ano, retto, esofago e bronchi, per il tempo necessario ad erogare la dose di radiazioni considerata ottimale per la lesione neoplastica da trattare. L'apparecchio permette anche di agire su neoplasie cutanee di piccolissime dimensioni, in questo caso l'irradiazione avviene a contatto tramite appositi applicatori. I risultati curativi in entrambi i casi sono di eccellente livello.

L'apparecchio per brachiterapia "Flexitron HDR", prodotto da Elekta, donato da Fondazione Carispezia ad ASL 5, va a sostituire il "Microselectron HDR V2", un sistema obsoleto di 25 anni che non era più possibile utilizzare in quanto le sorgenti radioattive di ricambio risultavano non più disponibili sul mercato. Il nuovo macchinario utilizza la stessa sorgente a Iridio 192, ma garantisce trattamenti più accurati ed efficaci. Inoltre, risulta maggiore la sicurezza per i pazienti in quanto i possibili errori umani sono ridotti al minimo.

Gli operatori lavorano da remoto: l'apparecchiatura è inserita in un bunker schermato da una spessa porta. Le postazioni di controllo, invece, si trovano in un ambiente adiacente da dove il personale esegue il caricamento dell'Iridio 192 negli applicatori. Il trattamento è effettuato ad alta intensità per un intervallo temporale di pochi minuti, si parla di brachiterapia ad alto rateo di dose (HDR). Nel caso in cui il paziente non mantenga la posizione di erogazione, suona un allarme e il trattamento viene immediatamente interrotto.

Una volta terminata la somministrazione, la sorgente radioattiva rientra in una "cassaforte" posta nel macchinario e protetta da una schermatura in lega di tungsteno. Questo permette di diminuire il rischio di esposizione del personale sanitario.

Un database collegato permette di memorizzare e consultare in ogni momento i dati relativi alle sedute pianificate e alle diverse somministrazioni, informazioni che possono anche essere stampate. Inoltre, le postazioni di comunicazione del trattamento (TCC), sono collegate ad un alimentatore di continuità che ne permette il funzionamento anche in caso di interruzione dell'alimentazione di rete. Infine, il paziente in sala di trattamento è monitorato tramite una videocamera di sorveglianza.

"Per questo investimento abbiamo chiesto la collaborazione della Fondazione Carispezia che ringrazio perché sempre presente. - ha evidenziato il Direttore Generale di ASL 5 Paolo Cavagnaro - E' un investimento di 150.000 euro che ci permette di completare le apparecchiature di cui disponiamo".

La SC Radioterapia di ASL 5 è un'eccellenza, che serve non solo la provincia della Spezia, ma anche il Tigullio per i tempi di attesa inferiori rispetto al San Martino di Genova, e richiama anche pazienti dalla Toscana. "E' un reparto di eccellenza per la presenza di tre figure fondamentali - ha spiegato Cavagnaro - un radioterapista, un fisico sanitario e il tecnico di radiologia, che lavorano insieme per capire le migliori modalità di trattamento caso per caso. Queste tre figure collaborano nella squadra che chiamiamo 'Disease Management Team', in particolare con l'oncologo e il chirurgo. Tutti compartecipano alla riuscita di questa attività che non è solo tecnologica, ma dietro è necessaria una cultura scientifica, medica e uno studio".

ASL 5, ha aggiunto Cavagnaro, nell'ultimo anno ha condotto una valutazione sulle proprie attrezzature, per capire quali siano da sostituire o da adeguare. Questo il risultato di un tavolo di coordinamento con i Direttori di Dipartimento, per dare indicazioni precise alla Fondazione. Entro fine anno è anche previsto un potenziamento del parco tecnologico a servizio di alcune aree quali Ginecologia, Cardiologia, Radioterapia, con investimenti su ecografi di ultima generazione con risorse ASL.

"In questi tre anni in cui abbiamo riportato la Salute Pubblica tra i settori di intervento della Fondazione per rispondere alle esigenze del territorio, - ha sottolineato il Presidente di Fondazione Carispezia Andrea Corradino - abbiamo attivato una collaborazione importante con ASL 5, la quale ci dà indicazioni sulle esigenze del territorio. Questo da parte nostra vuol dire dare un contributo a delle eccellenze, che devono essere messe in grado di lavorare al meglio con le migliori apparecchiature". 

"Il tema della Salute Pubblica è oggetto di attenzione, a volte non positiva. - ha proseguito Corradino - Dobbiamo far sapere al territorio che abbiamo eccellenze e reparti che funzionano. Si parla di fughe dalla nostra regione, in questo caso, invece, abbiamo pazienti che vengono da altre regioni, perché trovano competenza e grande capacità".  

Presente anche il Vicesindaco On. Maria Grazia Frijia in rappresentanza del Sindaco Pierluigi Peracchini: "Siamo molto orgogliosi di essere amministratori di questa città. Si percepisce il grande impegno degli operatori che lavorano anche in condizioni complesse per portare il loro beneficio ai pazienti. Grande soddisfazione per questa giornata, un ringraziamento alla Fondazione e ad ASL5. Grazie a questo macchinario possiamo salvare la vita a tanti cittadini. Spesso sentiamo parlare della Sanità per aspetti negativi, invece ci sono tanti elementi positivi che non vengono rimarcati o dati per scontati. Ma è giusto sottolineare quando le cose funzionano bene, come questo reparto e ad altri della Sanità spezzina". 

"Quando una comunità dialoga, è coesa, si confronta e lavora nella stessa direzione, si raggiungono gli obiettivi. - ha concluso Maria Grazia Frijia - Credo che questo sia un grande obiettivo. Mi auguro che continueremo a lavorare sempre come una comunità, ognuno con il suo compito, perché l'unione fa la forza e l'obiettivo è fare stare bene i pazienti. Grazie da parte di tutta l'Amministrazione".

L'Assessore alle Politiche Sociosanitarie di Regione Liguria Giacomo Giampedrone, ha sottolineato la visione sempre molto seria di ASL 5, spesso considerata eccessivamente attenta ai conti o propensa a dare servizi essenziali. "Tanti di questi investimenti nascono dal PNRR volto a garantire una vicinanza capillare al cittadino, questo deve essere percepito da tutti noi delle Istituzioni che abbiamo il compito di gestire i finanziamenti e fare squadra. Il tema legato all'Ospedale è centrale e dovrà esserlo fino a quando non verrà realizzato. Ma c'è un quotidiano che costruiamo tutti insieme, presso questa ASL ho sempre trovato una professionalità infinita, un'attenzione al paziente e al cittadino elevata e anche una capacità di programmazione degli investimenti migliore di in altre realtà, una capacità di messa a terra degli investimenti molto alta".

L'Assessore Giampedrone ha portato ad esempio le Case di Comunità i cui cantieri stanno partendo e che fanno sempre parte degli investimenti del PNRR. "Penso sia importante evidenziare che c'è un team che lavora perché la situazione sia la migliore possibile. - ha concluso - Questo reparto deve essere l'orgoglio di tutti noi, come tutte le altre eccellenze in ASL 5". 

 

 

 

 

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