Questo pomeriggio sotto la Prefettura della Spezia circa 200 persone hanno manifestato contro il Ddl sicurezza. “Compagne e compagni grazie per essere qui numerosi, ma io credo ancora troppo poco numerosi, perché questo decreto sicurezza deturpa pesantemente la democrazia di questo paese", ha dichiarato Luca Comiti, segretario Cgil della Spezia.
“Riteniamo doveroso - ha proseguito - contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone di manifestare il proprio dissenso, un diritto garantito dalla nostra Costituzione. Costituzione che questo Governo vuole distruggere con leggi ingiuste, come questa e come quella dell’autonomia differenziata. Loro vogliono un paese diviso, ostaggio della paura e dell’ignoranza, del servilismo e della repressione. Noi vogliamo il paese dell’unità, della solidarietà sociale, dell’uguaglianza, dell’inclusione, dei valori costituzionali, del lavoro, della cultura, della verità storica, della custodia della memoria, dell’impegno politico e civile, dell’antinazismo e dell’antifascismo.
Questo disegno di legge incide sulla possibilità di manifestare pacificamente da parte dei lavoratori per difendere i posti di lavoro e soprattutto sugli studenti. Quello che è successo a Pisa è già stato emblematico ma attraverso tutto questo si rischia ancora di colpire ulteriormente i giovani che andranno a rivendicare i loro diritti. Ci sono anche norme contro i migranti e pensiamo anche alla restrizione in carcere delle donne in gravidanza e con figli entro l’anno di vita".
Il segretario Cgil ha poi sottolineato l’importanza di scendere in piazza: "Quella di oggi è e deve essere solo una tappa, la mobilitazione deve continuare nelle prossime settimane, dobbiamo essere uniti, allargare sempre di più il nostro fronte democratico, contro la repressione ed in difesa della nostra Costituzione nata dalla resistenza. La nostra storia è una storia di diritti universali conquistati a caro prezzo, con il sudore, lacrime, con il sangue e non saranno di certo vecchi e nuovi fascismi, provvedimenti repressivi, governi sovranisti, ad impedirci di continuare a lottare, lo faremo ancora a testa alta, pacificamente, democraticamente con orgoglio e convinzione di essere sempre dalla parte giusta. Ci vuole consapevolezza. Oggi tocca ai più deboli, domani potrebbe toccare a persone che si pensano immuni da queste situazioni.”
Molte le realtà presenti alla manifestazione, come Arci La Spezia, che con uno dei suoi esponenti, Nicola Pedretti, ha ribadito l’importanza di contrastare il Ddl sicurezza. “Tutta questa è una questione molto complessa che va ad inserirsi in un percorso di svolta autoritaria in cui il nostro paese è intrappolato da anni. Ci sono punti che è doveroso citare, come la Norma anti- Gandhi, che va a penalizzare la resistenza passiva, un caso unico a livello globale per quanto riguarda i regimi democratici. Ad esempio anche sanzionare il semplice solidarizzare con le occupazioni abitative. Spesso la tematica viene banalizzata ma andrebbe affrontata con politiche sociali e non di certo con la repressione. Tutto l’impianto del Ddl sicurezza va a disegnare un’idea di paese assolutamente inquietante che rischia di accomunarci ai regimi autocratici, molto lontani dalle democrazie.”
