Sono state le signore Renata Rossi e Cesarina Venuti a chiamare la sera di giovedì 29 agosto i Vigili del Fuoco e a dare, per prime, l’allarme.
“Eravamo insieme sul terrazzo del mio appartamento di via Pontegrande 30 (zona Limone-Melara) - racconta Renata - in cerca di un po’ frescura. Lo spettacolo che abbiamo a disposizione purtroppo non è la vista del mare ma un frenetico andirivieni di treni che sferragliano senza sosta sui binari sotto di noi. Ad un tratto siamo quasi sobbalzate sulle nostre sedie, perché abbiamo visto delle fiamme sotto gli ultimi vagoni di un convoglio merci che stava transitando”. Nel buio della sera le fiamme si notano distintamente e non sono di poca entità.
Le lingue di fuoco erano alte - descrivono Renata e Cesarina - così come era forte l’odore di bruciato. Era un treno merci che aveva fissati sopra come dei blocchi pesanti, nel buio non siamo riuscite a distinguere con precisione, potrebbe essere stato un trasporto di marmo.
Abbiamo creduto nostro dovere chiamare immediatamente i vigili del fuoco”. La chiamata parte alle 21.09 e subito vengono attivati i soccorsi, ma l’incendio sul treno che intanto prosegue la sua corsa fa a tempo a danneggiare gli impianti di alimentazione a terra, causando il black out della linea elettrica tra le stazioni di Migliarina e La Spezia Centrale.
Il tratto viene isolato, i treni che sono in arrivo o devono transitare per quello snodo fermati o cancellati, con infiniti disagi per i passeggeri. Trenitalia ha affrontato l’emergenza mettendo a disposizione un servizio alternativo con degli autobus o il pernottamento in hotel. Il traffico ferroviario, sia pure con alcune limitazioni, viene ripreso la mattina di venerdì.
“Ci tenevamo a precisare - conclude la signora Renata - che non si è trattato, come erroneamente scritto sul sito di un giornale che ha poi in parte rettificato nell’edizione odierna, di un incendio che si è scatenato tramite delle sterpaglie che bruciavano a pochi metri dalla ferrovia. Il calore dei freni del treno e l’attrito con i binari hanno causato le fiamme, che poi possono forse essere state propagate da dell’erba secca sul tracciato che non era stata rimossa”.
Alle due signore si deve il pronto intervento dei vigili del fuoco, ma in loro rimane il timore che incidenti di questo tipo possano in futuro ripetersi. “Vicino alle nostre case passano tantissimi treni che portano inquinamento acustico e ambientale. La velocità a cui transitano può generare incidenti di questo tipo, è già successo in passato. Speriamo al più presto che vengano trovate delle soluzioni”.