Grande festa ieri sera al ristorante "La Gira" per festeggiare il leccio secolare che da più di 320 anni, grazie alle sue fronde, dona refrigerio nelle calde giornate estive.
L'albero secolare è diventato l'emblema del ristorante "La Gira", un punto di riferimento. Nell’anno 2000, con una grande intuizione, Francesco Tartarini chiese a Regione Liguria di tutelare il leccio: la Regione lo ha dichiarato “albero monumentale” con D.D.R. n° 451 il 26 febbraio 2002. All’epoca l’albero misurava una circonferenza di 4 metri e un’altezza di 16.
La serata non ha celebrato solo il compleanno del leccio, ma anche un'altra storia, quella della famiglia Tartarini, che da ben 154 anni porta avanti la propria attività.
Correva, infatti, l’anno 1870 quando venne avviata un’osteria che divenne presto un punto di ritrovo dei carrettieri che facevano riposare i cavalli e che percorrevano l’Aurelia, allora un’arteria di collegamento fondamentale. Soprattutto nelle giornate estive. I viaggiatori si ritrovavano all’ombra del Leccio, gustando piatti della tradizione e trascorrendo momenti di relax e allegria.
Nel tempo l’attività della famiglia Tartarini è cresciuta, dall’osteria, alla trattoria tradizionale, al moderno ristorante che oggi conosciamo. Una cosa, però, non è mai cambiata: la buona cucina della tradizione e l’atmosfera che fa sentire gli ospiti “a casa”, accompagnata da gentilezza e professionalità.
Massimo, Carla, Alba, Francesco, Ines, Raffaella, Mattia, la cuoca Grazia e tutti i nipoti, una grande tradizione che va avanti e non si ferma.
Quest'anno, nel mese di maggio, il leccio è stato festeggiato in maniera speciale anche da tanti bambini, come ci racconta Massimo Tartarini. "Nell'arco dell'anno vengono parecchie scuole dalla Spezia e da zone limitrofe a far visita alla pianta. Mi sono chiesto come mai i bambini della Foce, dove noi tutti abbiamo frequentato le scuole, nessuno ha mai pensato di portarli. Quindi ho lanciato questa idea, dopo aver chiesto l'autorizzazione a far uscire i 90 bambini di tutte le classi della primaria "A. Maggiani". Grazie alla Polizia Locale e al Comandante Francesco Bertoneri, che ha mandato gli agenti a dirigere il traffico, siamo riusciti a far venire qui i bambini a piedi seguendo l'antico sentiero che una volta era praticato da tutti".
Racconta ancora Massimo Tartarini: "I bambini hanno attraversato la strada in sicurezza, li abbiamo poi fatti accomodare sotto al leccio. L'agronomo del Comune Andrea Pucci ha raccontato tanto della pianta, i bambini sono stati molto curiosi, hanno fatto tantissime domande. Il risultato finale è che hanno poi ritratto il leccio e i loro disegni sono esposti questa sera affinché tutti i presenti possano ammirarli. Sono tanti esempi di come gli occhi dei bambini vedono questa pianta secolare".
Oltre alla Polizia Locale, alla giornata erano presenti anche i Vigili del Fuoco, con la loro formazione per i bambini "Pompieropoli", e i Carabinieri Forestali.
"Questo leccio rappresenta una metafora della vita - dice il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - I bambini sono il nostro futuro, la nostra speranza e proprio da questo luogo si vede la nostra città. I bambini bisogna aiutarli a seguire la strada migliore, però mantenendo le radici delle tradizioni. E' importante che la nostra cultura sia tramandata, vissuta e anche festeggiata, come stiamo facendo in questo momento. Con i bambini abbiamo fatto proprio questo quel giorno di maggio: giocando abbiamo ragionato sui valori e su cosa rappresenta questa pianta con le sue radici".
Un grande grazie da parte nostra a Massimo e a tutta la famiglia Tartarini per la calorosa ospitalità!