E' terminato oggi nella frazione di Godano il viaggio di Paola Sottanis, figlia di Angelo Sottanis già Segretario organizzativo Cgil Liguria: Paola ha intrapreso un lungo percorso (circa 1.500 chilometri in bicicletta) per ripercorrere le orme del nonno Attilio, internato militare a Francoforte nel 1943, tornato in Italia.
Il nonno di Paola si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò e fu inviato in un campo di lavoro nazista dal quale, fortunatamente, fu liberato nel 1945. Paola ha deciso di ripercorrere il viaggio del ritorno da Francoforte a Sesta Godano, paese natio di Attilio. Partita il 20 luglio da Eisenhüttenstadt, è arrivata a Godano il 5 agosto intorno alle ore 12.00 dove è stata accolta da una delegazione della Cgil di Genova e della Spezia insieme all'Anpi, una rappresentanza dell'Esercito, autorità, amici e parenti.
La Cgil di Genova e di La Spezia hanno deciso di sostenere il viaggio di Paola per ricordare simbolicamente il nonno Attilio e quanti come lui hanno deciso da che parte stare, anche a costo di rischiare la propria vita.
Durante la cerimonia il Sindaco di Sesta Godano Marco Traversone ha detto: "Attilio pagò con più di 600 giorni di prigionia il suo rifiuto ad aderire alla Repubblica di Salò. Oltre 50mila morirono nei campi ed altrettanti al ritorno per le malattie contratte in prigionia. Il viaggio di Paola ha lo scopo di ricordare la scelta di Attilio ed il sacrificio di coloro che non sono più tornati. Le conquiste di pace e benessere non devono essere date per scontate, il valore della Resistenza è quanto mai ancora necessario ed attuale".
Luca Comiti, Segretario della Cgil spezzina: "Un viaggio che è stato compiuto da migliaia di italiani. Uomini, militari, che scelsero, come Attilio, di non aderire alla repubblica di Salò, di non essere complici di fascisti e nazisti. Uomini che hanno scelto di stare dalla parte giusta della storia. Una narrazione di libertà e di speranza che si innerva e si interseca con le tante storie della nostra Resistenza, nel nostro Paese e nei nostri luoghi. Ringraziamo Paola, che con la sua impresa, con il suo viaggio ha fatto riaffiorare nei nostri cuori e nelle nostre teste la memoria di quei giorni. Una memoria che deve essere anche monito per il presente, affinché l'orrore non ritorni. Mai più".