Questa mattina nel Palazzo della Provincia il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e Maurizio Rodighiero hanno presentato l'opera scultorea compiuta da quest'ultimo. L'artista ha donato alla città l'opera che verrà esposta in Piazza Cesare Battisti. Alla presentazione era presente l'artista e il critico d'arte Valerio P. Cremolini.
"Pensando alla società odierna" è il titolo della scultura e l'inaugurazione si terrà nel pomeriggio, alle ore 18 proprio in Piazza Cesare Battisti. L'opera di Rodighiero nasce dalla volontà dell'artista di rappresentare l'equilibrio precario che la società sta vivendo.
"Un'opera che nasce da una profonda riflessione sui mali che attanagliano i nostri giorni e sui difetti umani che sempre più fanno parte del nostro quotidiano e delle nostre relazioni sociali, contrapposti invece a quei valori fondamentali per ogni comunità, basati sull'amore verso il prossimo, che migliorano le nostre vite e ai quali dobbiamo tendere ogni giorno. Un ringraziamento a Maurizio Rodighiero per questo dono alla città che abbiamo voluto collocare in una zona centrale della città, così che in molti possano fermarsi a riflettere sulle suggestioni evocate dal lavoro di un'artista così fortemente legato alla Spezia" - ha commentato il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini.
"Guerre in tutto il mondo con il loro carico di sofferenze, di morti innocenti, di miseria! Corruzione dilagante, eccessivo amore per il denaro e per il potere, indifferenza di fronte ai bisognosi, falsità, disonestà, frodi, droga, menzogne, egoismi. Chi ha causato tutto questo? ertamente l'uomo e la società in cui vive. Eppure basterebbe solo applicare la solidarietà e l'amore universale. Un abbraccio quando è necessario, una parola di conforto, un aiuto a chi ne ha bisogno. Non possiamo cambiare il mondo ma possiamo migliorare noi stessi. Cosi facendo miglioreremo anche il mondo. A questo ci deve esortare l'opera" - spiega l'artista Maurizio Rodighiero.
Così il critico d'arte Valerio P. Cremolini: "Sarà certamente lusingato Maurizio Rodighiero nel vedere il suo lavoro collocato in una frequentata area della città, quale è piazza Cesare Battisti. Per la forma e la policromia che lo caratterizza i passanti gli rivolgeranno i loro sguardi, non rinunciando ad esprimere opinioni personali di segno diverso".
La scultura di Rodighiero, curiosamente intitolata Pensando alla società odierna, richiama immediatamente le fasi formative, che, una volta concluse, sorprendono spesso l'autore, che vi ha infuso manualità tecnica associata all'indispensabile bagaglio riflessivo. Nel merito è attualissimo il pensiero del filosofo Luigi Pareyson, per il quale «l'artista nel suo lavoro via via corregge, sostituisce, rifà, e per far questo deve scegliere, vagliare, preferire. L'artista è il primo critico di se stesso e lo è per l'intervento attivo del pensiero nel processo di formazione». Processo che ambisce a dare visibilità al binomio verità e bellezza non sottaciute nella scultura di Rodighiero, a cui riconoscere i requisiti dell'arredo con funzioni di riqualificazione dello spazio urbano. Scandita da solidi geometrici (sfera, piramide, cubo, cilindro e parallelepipedo), accuratamente distinti dalla colorazione, richiama il ricco e intrigante capitolo dell'arte contemporanea, partecipato da illustri artisti adusi a privilegiare la concretezza della geometria e l'estrosità dell'astrazione come referenze distintive della loro individualità.
Conversando con Rodighiero ho colto la sua propensione a dare forte rilevanza ai contenuti e alle motivazioni che sono alla base della sua opera, documento di un'esperienza esclusivamente soggettiva. Suo tramite l'artista vorrebbe farsi portatore di messaggi positivi, che favoriscano la riflessione non affrettata sulle criticità della società da superare tributando maggior rispetto alle persone e all'ambiente. Ciò, nella consapevolezza che l'arte, così aperta a suscitare meraviglia, rappresenta una straordinaria leva di inclusione sociale e di indagine nella propria interiorità.
È un'aspirazione di Rodighiero incoraggiare attraverso la sua scultura, favorendo la più ampia coesione comunitaria, la maggiore conoscenza del patrimonio artistico custodito nella città, riscoprirlo e sentirci orgogliosi del nostro senso di appartenenza alla storia della Spezia."