Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 3 luglio, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura della Spezia un ventitreenne tunisino, destinatario della misura cautelare personale della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Prelimiari del Tribunale della Spezia - dott.sa Marinella Acerbi, per il reato di maltrattamenti in famiglia commessi in danno della moglie, una ventiseienne spezzina.
Nel corso della convivenza, l’indagato, con condotte reiterate, sottoponeva la moglie, sia durante il periodo di gravidanza che successivamente alla nascita del figlio, a comportamenti vessatori e violenti in modo pressoché costante, procurandole anche alcune lesioni che rendevano impossibile la prosecuzione del rapporto sentimentale.
La gravità del quadro indiziario raccolto, suffragato dagli interventi effettuati dalle Forze di Polizia, dalla denuncia sporta dalla vittima, corredata anche dalla certificazione medica attestante le lesioni subite, inducevano la locale A.G. ad emettere la misura che è stata eseguita ieri pomeriggio dalla Squadra Mobile spezzina.
La posizione dell’arrestato è ora al vaglio del Procuratore della Repubblica - dott. Antonio PATRONO e del Sostituto Procuratore - dott.sa Federica MARIUCCI nonché del Giudice per le Indaingi Prelimianri presso il Tribunale della Spezia - dott.sa Marinella ACERBI.
È fatta salva in ogni caso - in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea - la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, che possono far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede.
(Foto di repertorio)