Dopo il "No" del Gip Paola Faggioni alla revoca delle misure cautelari imposte a Giovanni Toti, attualmente agli arresti domiciliari, si attende ora l'esito del riesame. L'istanza è stata depositata nei giorni scorsi e, attualmente "Non c'è ancora una data del riesame". A sottolineare ciò è il legale di Toti stesso, Stefano Savi, intervenuto ai microfoni della stampa dopo l'incontro tra la giunta e il Presidente della Regione, al quale anch'egli era presente.
Savi definisce «normale» il fatto che non sia ancora stata comunicata una data per il riesame «dato che lo abbiamo presentato solo pochi giorni fa, tuttavia penso che domani avremo una data precisa».
«Il ricorso si basa sulla contestazione della sussistenza degli elementi fondanti della misura cautelare. Noi neghiamo che vi sia pericolosità e neghiamo ci sia timore di un inquinamento probatorio - aggiunge il legale, soffermandosi in seguito su quelle che dovrebbero essere le tempistiche del processo. - Il riesame nella prima decade di luglio, poi, se non dovesse andare come auspichiamo, arriveremo alla fine del mese per depositare un ricorso in Cassazione che potrebbe allungare la pratica fino ai mesi di settembre-ottobre».
Una vicenda che, secondo l'avvocato «fa esplodere il problema del finanziamento dei partiti. Con l'interpretazione data dalla procura di Genova, ossia reato di corruzione, diventa difficile creare rapporto sicuro tra chi riceve finanziamenti in maniera illecita e un azione amministrativa volta ad aprire la strada per iniziative volte al bene pubblico, laddove poi gli stessi soggetti beneficiati da questa attività poi vogliano finanziare un partito».