Il percorso si colloca all’interno del progetto “Comunità Educante Umberto I – Umbertiamo”, un progetto della cooperativa sociale Mondo Aperto e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un percorso assolutamente interessante e innovativo per ribaltare la visione “scolastica” delle materie umanistiche, dei testi scritti e della poesia, mostrando ai ragazzi come la scrittura di un testo e la sua espressione performativa possa essere uno strumento potentissimo capace di dare voce ai loro bisogni, alle loro passioni, emozioni, irrequietudini e tutto ciò che li caratterizza.
Il percorso, organizzato all’interno della scuola superiore Einaudi Chiodo, ha visto il coinvolgimento costante di una ventina di giovani, tra i 16 e i 18 anni, tutti appartenenti al quartiere Umbertino, la maggior parte di essi di origine straniera. Per i numerosi ragazzi di origine straniera è stato importante scoprire quanto, in un contesto creativo ed espressivo come questo, non fosse fondamentale avere una padronanza perfetta dei meccanismi grammaticali della lingua italiana ma come ci fossero molti altri fattori da considerare: la musicalità, la potenza del suono e del corpo, l’intenzione e così via.
«Questo progetto mira a una riqualificazione sociale del quartiere e a fornire ai minori del quartiere umbertino occasioni educative e formative che possano aiutarli a crescere in maniera sana e a trovare il loro futuro» precisa la presidente di Mondo Aperto Florentina Stefanidhi «crediamo che un intervento di questo tipo possa essere importante per molti loro, aprirgli una strada e dargli uno strumento in più per affrontare la vita in maniera più adulta e consapevole».
Il percorso si è declinato in 5 incontri per raccontare ai giovani cos’è la poesia performativa e il Poetry Slam, per famigliarizzarli a un nuovo modo di scrivere diverso da quello che si insegna in classe, a un linguaggio più creativo e libero che possa dargli l’occasione di farli esprimere attraverso un canale creativo ancora poco conosciuto in Italia. Argomenti del percorso sono stati: l’introduzione al Poetry slam, come e dove nasce, come funziona, in che rapporto si colloca con la poesia, mostrato numerosi video di performance di slammer italiani e dunque ne sono stati analizzati i vari aspetti come la teatralità, l’uso della voce, del corpo, l’improvvisazione ecc.
Venerdì 3 maggio si terrà l’ultimo incontro. «Durante la giornata i ragazzi decideranno se l’evento sarà semplicemente un momento di lettura performativa davanti ai compagni di classe oppure se sarà un vero e proprio Poetry Slam» ci racconta Francesco Terzago dei Mitilanti «e se dunque andrà a inserirsi nel campionato nazionale Under20 coordinato dalla LIPS – lega Italiana Poetry Slam. Questa è una scelta che abbiamo lasciato ai ragazzi perché il Poetry Slam presuppone dei voti e non sappiamo se tutti avranno voglia di affrontarli – il nostro obiettivo principale è quello di farli sentire assolutamente liberi di esprimersi, al di fuori dalla dinamica del giudizio».
Se i ragazzi decideranno per il Poetry, il vincitore si assicurerà un posto per partecipare alla finale del campionato nazionale Under20.