Donate alle classi dell’agrario dell’istituto Parentucelli-Arzelà di Sarzana 30 piante d’ulivo, piantate all’interno del perimetro scolastico affinché possano servire alla didattica formativa.
Sono 110 in tutto le piante d’ulivo spostate dal terreno destinato alla costruzione del Biodigestore nella zona di “Saliceti” e donate a progetti di istruzione e formazione o mantenimento delle zone verdi. Quattro i progetti in corso che hanno visto la donazione di 30 piante alla Caritas, site ora in un terreno della curia alla Spezia in un’area in via di ristrutturazione (dietro la Cattedrale di Piazza Europa); altre 30 piante donate all’Asl5 e destinate all’area circostante l’ospedale di Sarzana; 20 destinate al Comune di Vezzano, di cui 10 ai Prati all’interno di un’area verde dedicata ai bambini e altre 10 a Piano di Valeriano.
“È una storia semplice che ci sembrava giusto raccontare – ha affermato il Presidente Recos Luca Piccioli - stiamo realizzando un impianto che dovrebbe chiudere un ciclo, quello dei rifiuti, da cui realizzeremo sia gas (che alimenterà il riscaldamento e rete Snam a cui sarà collegato) sia del fertilizzante per i lavori di floricultura. Abbiamo predisposto la relazione di un agronomo per capire quante di queste piante potessero essere traportate nei lughi individuati. Ci sembrava giusto e corretto che degli ulivi dovessero essere salvati e portati al miglior utilizzo possibile, in questo caso didattico”.
“Qui noi produciamo olio, vino, ortaggi e miele – ha spiegato Generoso Cardinale, Dirigente dell’istituto –ci hanno fatto un bel regalo, che arricchisce ancora di più la nostra voglia e soprattutto la nostra produzione a chilometri zero”.
“Circa un anno e mezzo fa ci hanno chiamato per chiederci la possibilità di trovare un posto dove impiantare gli alberi – ha raccontato Paolo Mazzoli, Professore - abbiamo pensato che fosse un'idea straordinaria e dopo un sopralluogo per individuare le aree disponibili e di migliore pertinenza le abbiamo individuate proprio all’interno del perimetro dell’istituto”.
Le attività si svolgeranno gradualmente nei prossimi anni e vedranno appunto il coinvolgimento delle classi dell’agraria, che hanno già a disposizione due uliveti – uno a Castelnuovo e uno a Santo Stefano Magra – e potranno adesso ampliare ancora di più le attività didattiche all’interno del comprensorio dell’istituto.