Due mondi che dialogano, ma devono ulteriormente venirsi incontro, tenendo conto delle opportunità e delle sfide del presente e del futuro, prime fra tutte la transizione ecologica, le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale. Il seminario “La formazione del personale, importante sfida per il successo dell’industria navale e nautica” è diventato un tavolo per l’immediato futuro di uno dei principali settori della regione, capace di favorire il dialogo dei due settori ed evidenziare la strada per favorirne il miglioramento.
“Concretezza” la parola d’ordine lanciata dal presidente del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine Lorenzo Forcieri in apertura lavori, facendo riferimento alla “Liguria, una regione piccola, ma grande se la consideriamo con il suo mare”. La formazione è “esigenza fondamentale, che permette di esser padroni delle nuove tecnologie”: da qui, l’idea del seminario, realizzato in collaborazione con ATENA La Spezia.
“Sarà il primo di una serie di eventi tecnici – ha sottolineato il presidente di quest’ultima, Amm. Claudio Boccalatte – che vedranno insieme le due realtà in veste di promotrici”.
È stata l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune della Spezia Patrizia Saccone a sottolineare la dinamicità e l’impatto della Blue Economy, che nel Levante ligure vola sulle ali di cantieri e centri di ricerca ed è al centro di progetti quali “Il Miglio Blu”, ideato per dare ulteriore impulso al comparto. “Serve una formazione all’altezza di questi marchi – ha dichiarato - , per un mondo produttivo che per ogni euro investito nella nautica ne genera 2,5 nell’economia globale”.
La prima parte degli interventi si è focalizzata proprio sulla formazione, con un excursus sulla variegata offerta a disposizione di chi termina il percorso scolastico, fra offerta di Smart Lab, Università, Its, Scuola Politecnica. Fra i focus, le ‘skill’ necessarie per essere vincenti nel mondo professionale e le strategie congiunte per integrare le politiche del lavoro e della formazione nell’economia del mare, soddisfacendo il bisogno della formazione continua grazie a percorsi organizzati e con riferimenti standardizzati e comuni.
L’Italia conferma la sua leadership nel settore e in un quadro globale, per i relatori del mondo produttivo, mentre risulta un fattore positivo la specializzazione dei vari territori, emerge la necessità di un confronto per la definizione delle skill e per un approccio modulare. Ad impreziosire il dibattito, i casi di Sanlorenzo e Baglietto, che hanno illustrato il loro approccio alla formazione interna ed esterna, e l’auspicio finale del Direttore del DLTM Giovanni Caprino, che ha presentato il progetto europeo Blue Ports, dedicato alla formazione di figure professionali in grado di applicare i principi della transizione ecologica negli scali e sollecitato “un paradigma diverso delle formazione, che non sia fondata solo sul bisogno immediato, ma anche su un’attività congiunta che la promuova in modalità sistemica”.
Durante il dibattito, prezioso anche l’intervento degli studenti del Campus spezzino, che si sono confrontati con i relatori, alla luce della sfida del mercato e in vista del futuro, chiedendo consigli su come avvicinarsi al mondo della cantieristica in caso non venga esplicitata la domanda. Al seminario, dopo i saluti istituzionali, hanno partecipato, oltre al direttore del DLTM Caprino, nella doppia veste di relatore e moderatore: Giovanni Stagnaro, sindaco di Casarza Ligure, per Smart Lab, Sandro Stefani per ITS Accademia Marina Mercantile, Elisabetta Garbarino per Alfa Liguria, Angela Denise Peri per la Scuola Politecnica, Roberto Guido Sgherri per ITS La Spezia, Luca Ricotta per IIS Capellini Sauro, Lorenzo Pollicardo per SYBAss, Pietro Angelini per Navigo Toscana, Pier Francesco Acquaviva per Sanlorenzo Group, Guido Penco per Baglietto.