L'intervento, finanziato dal Ministero dell'Ambiente per € 600.000, ha riguardato l'agibilità delle sole tre passerelle tibetane e il rifacimento di una quarta già esistente oltre alla messa in sicurezza dei versanti corrispondenti alle stesse, ma non è intervenuto sul resto.
Considerata l'interdizione quasi triennale del tracciato, l'Ente Parco si è dichiarato disponibile a verificare, congiuntamente al Comune, la totale funzionalità del percorso al fine di mitigarne il rischio.
(3 settembre)